Una tradizione, ormai consolidata, che quest’anno si rinnova nella chiesa di Gesù Redentore sabato 30 novembre a partire dalle 18.45.
“Tutti sono invitati – spiega il presidente diocesano dell’associazione, Paolo Seghedoni – ragazzi, giovani e adulti, soci e simpatizzanti, bambini, genitori e nonni. Quello della veglia è da anni un appuntamento bello, in cui si vede plasticamente il dialogo tra le generazioni e l’attaccamento dell’associazione alla Chiesa diocesana, ed è bello anche che tanti, dopo la veglia, si fermino per cenare assieme e per rinsaldare i rapporti di amicizia e di comunione che l’Azione Cattolica fa vivere. L’invito, proprio come ci spinge a fare il Signore, è rivolto davvero a ciascuno e vogliamo ripartire ancora una volta dal riunirci in preghiera, per chiedere al Signore Gesù di custodire e fare fruttare il nostro impegno nell’Ac perché possa far crescere la nostra Chiesa e le nostre comunità”. La veglia, oltre all’intervento del vescovo, mons. Antonio Lanfranchi (che risponderà a tre domande, di un ragazzo, di un giovane, di un adulto), vedrà la testimonianza di una suora della Carità, Francesca Tomassone. Al termine, nei locali della parrocchia, la cena per chi vorrà fermarsi.
L’Azione Cattolica, proprio in questo periodo, sta vivendo il percorso assembleare che, partendo dalle associazioni parrocchiali (in diocesi di Modena sono 27, con complessivamente oltre 1.100 aderenti tra ragazzi, giovani e adulti) e a quelle diocesane, porterà all’assemblea nazionale. In tutte le parrocchie che hanno una associazione di Ac, quindi, si stanno rinnovando i presidenti e i consigli parrocchiali, con la partecipazione dei soci che sono chiamati, dai 15 anni in su, a eleggere democraticamente i propri rappresentanti.