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Esposto Hesperia: nota del Gruppo Garofalo

hesperiaAl cospetto delle scomposte dichiarazioni dell’assessore Lusenti, ci corre l’obbligo di precisare come l’esposto (coraggiosamente) presentato da Hesperia non contiene né calunnie né diffamazioni, ma unicamente richieste di chiarimenti sulla gestione del denaro pubblico, sull’attribuzione dei fondi regionali alle strutture sanitarie private accreditate presso la Regione Emilia Romagna e sul motivo per il quale strutture sanitarie private sono state accreditate in assenza dei requisiti necessari per svolgere attività assistenziali che garantiscano la salute e la sicurezza del paziente.

Ci stupisce che solo adesso l’assessore Lusenti senta la necessità di chiarire i fatti oggetto di denuncia da parte di Hesperia. E’ infatti da circa un anno che la stessa ha chiesto spiegazioni riguardo le anomalie riscontrate nella gestione delle attività assistenziali erogate dalle strutture sanitarie private accreditate con la Regione Emilia Romagna; anomalie che hanno generato una alterazione del sistema determinando situazioni di pericolo per la salute pubblica. Fatto testimoniato da un preoccupante tasso di mortalità, evidenziato proprio in quelle strutture prive dei requisiti di legge e nonostante ciò ammesse dall’Amministrazione Pubblica regionale a svolgere attività sanitaria in convenzione.

La cosa è ancor più grave se si considera che il Comitato Tecnico Scientifico per la Cardiologia e la Cardiochirurgia emiliano romagnola (organismo regionale) aveva denunciato da oltre cinque anni la situazione di pericolo evidenziatasi nelle strutture di cui sopra.

Siamo, peraltro, esterrefatti per l’assurda affermazione espressa dall’assessore Lusenti in base alla quale la Regione Emilia Romagna non attribuirebbe budget alle singole case di cura accreditate. Infatti, nonostante l’originale affermazione dell’assessore ci corre l’obbligo di ricordare che è esclusiva competenza dell’amministrazione pubblica regionale l’attribuzione annuale dei budget alle singole strutture private accreditate per le attività di alta specializzazione, qual è quella oggetto della nostra contestazione, nonché il convenzionamento delle stesse, tramite la stipula di specifici contratti. Giammai potrebbe, infatti, l’AIOP che rappresenta gli interessi dell’ospedalità privata, attribuire alle strutture sanitarie ad essa associate fondi di natura pubblica.

Il Gruppo Garofalo, ribadisce, pertanto, che quanto rappresentato alle competenti autorità giudiziarie, anche contabili, costituisce fedele rappresentazione di quanto verificatosi negli ultimi anni riguardo la gestione delle risorse pubbliche della sanità regionale per le aree di propria attività.

Rimaniamo, pertanto, in attesa di ricevere risposta ai nostri quesiti confidando nell’operato degli organismi giudiziari interessati.

(Gruppo Garofalo)
















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