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Accesso per disabili sui bus, in provincia di Modena in arrivo 33 nuovi mezzi con pedana

Il prossimo anno entreranno in funzione in provincia di Modena 33 nuovi autobus tutti dotati di pedana per favorire l’accesso ai disabili; in questo modo i mezzi pubblici forniti di queste piattaforme saliranno a 153 su una flotta complessiva di quasi 400 mezzi. Lo ha annunciato Emilio Sabattini, presidente della Provincia di Modena, rispondendo in Consiglio provinciale a una interpellanza di Luca Ghelfi (Pdl) dedicata alle «difficoltà di accesso ai mezzi pubblici per le persone disabili più volte segnalate dagli utenti. Purtroppo le pedane sono ancora poche e spesso male funzionanti. La Provincia in quanto socio dell’Agenzia per la mobilità cosa intende fare per migliorare questa situazione?».

Sabattini, illustrando nel dettaglio gli investimenti previsti da Seta, ha precisato che dei nuovi mezzi previsti il prossimo anno, 31 faranno parte del servizio urbano e saranno dotati di pedana manuale e due mezzi interurbani con pedana elettrica.

Attualmente nel modenese sono in esercizio 120 mezzi con accesso per disabili di cui 101 con pedana elettrica e 19 con pedana manuale, «numeri destinati ad aumentare – ha sottolineato Sabattini – come peraltro previsto dalla normativa regionale».

Durante la discussione è emerso che per ora il numero dei mezzi con pedana non consente di garantire un servizio per disabili su tutte le linee e in tutte le ore. Di conseguenza l’azienda chiede, nei casi in cui si manifesta l’esigenza, di segnalarlo almeno 48 ore prima affinché sul percorso e negli orari di utilizzo circolino mezzi attrezzati.

Per il futuro la tendenza, condivisa peraltro dalla gran parte della aziende di trasporto a livello nazionale, è quella di puntare sulle pedane manuali che hanno costi di gestione e di manutenzione di gran lunga inferiori a quelle elettriche, scelta condivisa da Ghelfi che ha sollecitato anche «di intervenire sulle barriere architettoniche che ostacolano l’accesso ai mezzi di trasporto».

Ogni anno solo per le revisioni delle pedane elettriche (apparati estremamente delicati e sensibili) Seta spende oltre 240 mila euro a cui si aggiungono i costi per gli interventi di manutenzione.

 

 

















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