Uno scienziato italiano, noto a livello internazionale per il suo lavoro di fotochimico inorganico, si è distinto per aver ispirato una generazione di giovani scienziati, ed ha ricevuto il premio annuale per il 2013 “Nature Award for Mentoring in Science” bandito dalla rivista Nature. Oggi al Palazzo del Quirinale, Vincenzo Balzani (Università di Bologna) ha ricevuto il riconoscimento alla carriera insieme a un premio del valore di 5.000 euro conferito dal Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, dal Caporedattore della rivista Nature, Philip Campbell, e dal presidente della commissione giudicatrice, Luciano Maiani.
Hanno presenziato alla cerimonia anche il Rettore dell’Alma Mater Studiorum Ivano Dionigi e il prorettore alla Ricerca Dario Braga. Insieme a Balzani è stato premiato anche il fisico Giorgio Parisi e la biologa Michela Matteoli che ha ricevuto il premio per l’attività di mentore svolto nel corso della carriera.
Balzani, da molti definito come pioniere nel mondo della fotochimica e fotofisica, è considerato uno dei chimici più encomiabili al mondo. Laureatosi presso l’Università di Bologna nel 1960, ha continuato a insegnare chimica presso la stessa università per oltre 30 anni, dal 1973 al 2011.
Balzani è stato fonte d’ispirazione per molte generazioni di giovani e di illustri scienziati, prima di diventare professore emerito di chimica presso l’Università di Bologna nel 2011.
Il dott. Nicola Armaroli, direttore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ed ex studente di Balzani, lo ha descritto come “il chimico italiano più originale, produttivo e illustre, nato per insegnare le scienze”.
Il professor Leif Hammerström, Docente Ordinario di Fisica Reattiva presso l’Università di Uppsala in Svezia, riconosce il pensiero e la creatività intellettuale di Vincenzo come principale fattore influente, alla base della rispettabilissima scuola di fotochimica inorganica in Italia. Ha dichiarato Hammerström: “Vincenzo è un vero pioniere e ha contribuito in maniera essenziale ai progressi fondamentali nella fotofisica e fotochimica. Fa brillare i giovani ricercatori e la sua creatività è stata una fonte d’ispirazione straordinariamente influente in tutto il mondo della scienza.
“Sono pochi i ricercatori che possono essere considerati i fondatori di un determinato campo scientifico di rilievo,e certamente lui fa parte di questa categoria”.
Ha aggiunto Luisa De Cola, ex studentessa di Balzani e attualmente docente presso l’Università di Strasburgo, ISIS: “Il suo intuito e la sua creatività sono stati contagiosi, ha insegnato a tutti noi a pensare fuori dagli schemi e a usare il più possibile la nostra immaginazione”.
Sin dal 2005, la rivista Nature assegna ogni anno e in un Paese diverso il Riconoscimento “Award Mentoring in Science”, al fine di premiare l’eccellenza per il mentoring in campo scientifico, e il premio per il 2013 è stato assegnato all’Italia. Nature è il settimanale scientifico più importante a livello internazionale.
Ha così esordito Philip Campbell, Caporedattore di Nature: “In un’epoca in cui i laboratori sono sotto pressione per far fronte alla concorrenza, è fondamentale mantenere l’efficacia tecnica e l’integrità etica della propria scienza, rafforzando allo stesso tempo la creatività. Per questo, l’attività di mentoring dedicata ai giovani ricercatori non è mai stata così importante. Non è scontato che i capi dei laboratori siano dotati di competenze di mentoring e siano in grado di esercitarle. Questo è il motivo per cui sono lieto di celebrare quest’anno la notevole attività di mentoring esercitata in un Paese d’illustre cultura scientifica: l’Italia”.