“La terribile tragedia che ha colpito diversi comuni della Sardegna – afferma il Presidente di ANCI Emilia-Romagna Daniele Manca – è solo l’ultimo caso, in ordine di tempo. Da troppi anni ci troviamo a commemorare vittime e stimare danni e ogni volta arriviamo alla conclusione che una seria prevenzione avrebbe quantomeno potuto evitarci i lutti e limitare i danni”.
Per questo motivo gli Enti Locali della Regione Emilia-Romagna aderiscono all’iniziativa lanciata nei giorni scorsi dal Presidente di ANCI Sardegna, Cristiano Erriu e dal Delegato Protezione Civile ANCI nazionale, Wladimiro Boccali, i quali, a firma congiunta, hanno inviato a tutti i sindaci italiani una lettera nella quale invitano i consigli comunali a discutere ed approvare un ordine del giorno – allegato alla comunicazione – nel quale si chiede al Governo di derogare al patto di stabilità interno per le spese relative alla messa in sicurezza del territorio e di ampliare la sfera di azione del volontariato di protezione civile alle attività di prevenzione svolte dai comuni. Nello stesso ordine del giorno si chiede altresì alle Regioni di destinare alle attività di prevenzione del rischio da evento calamitoso almeno l’1% del bilancio regionale. Un ordine del giorno che va quindi nella direzione di assegnare risorse certe alla prevenzione e di sensibilizzare le comunità locali sull’importanza della stessa.
“Nello stesso ordine del giorno – prosegue Manca – i consiglieri comunali presenti alle sedute si impegnano a devolvere il loro gettone di presenza a favore dei comuni sardi alluvionati, attraverso il conto corrente intestato ad ANCI e denominato “Emergenza comuni alluvionati” (codice IBAN: IT 11 K 06230 03202 000057122587). ANCI Emilia- Romagna sostiene la devoluzione del gettone di presenza ed ogni altra iniziativa di raccolta fondi, da far convergere sempre sul medesimo conto corrente”.
La solidarietà alle popolazioni colpite dagli eventi calamitosi si sposa con una rinnovata attenzione al tema della prevenzione dei rischi e della sua sostenibilità economica.