E’ stato fermato nella centralissima Via San Zenone con le mani insanguinanti e con un martello sporco di sangue nascosto sotto il giubbotto. Inizialmente si è pensato al peggio poi gli stessi carabinieri nel corso degli immediati accertamenti hanno ricondotto il sangue alle ferite che l’uomo si era procurato durante un furto su un’autovettura in sosta. Con l’accusa di furto aggravato i carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato il cittadino georgiano N.G. 41enne in Italia senza fissa dimora, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. Mentre i Carabinieri domenica sera intorno alle 23,00 procedevano al controllo del’uomo fermato in Via San Zenone con le mani insanguinanti e con un martello sporco di sangue nascosto sotto il giubbotto, l’operatore in servizio al 112 segnalava alla stessa pattuglia che nella vicina Via Guido da Castello poco prima era stato consumato un furto su autovettura. E mentre venivano assicurate le cure mediche all’uomo altra pattuglia effettuava il sopralluogo di furto accertando, grazie anche alle testimonianze raccolte, che uno sconosciuto con un martello infrangeva il vetro dell’auto impossessandosi del portadocumenti per poi dileguarsi. La descrizione del ladro corrispondeva a quella del georgiano fermato poco prima nei cui confronti scattavano le manette per il reato di furto aggravato. Il portadocumenti asportato ed ancora intriso di sangue, a conferma della sua responsabilità, veniva recuperato poco lontano. L’uomo nella mattinata odierna è comparso davanti al tribunale di Reggio Emilia per rispondere dell’accusa contestatagli dai Carabinieri.
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