Gli istituti comprensivi a Modena saranno tre e avranno effetto dall’anno scolastico 2014/2015. Nel primo Comprensivo rientrano le primarie Giovanni XXIII, Lanfranco di Cittanova, Menotti di Villanova e le medie di primo grado Cavour; del secondo comprensivo fanno parte le scuole d’infanzia Lippi 2, le primarie Galilei e le medie di primo grado Calvino; del terzo Comprensivo fanno parte le primarie Rodari, Martin Luther King di Portile, Begarelli di San Damaso e le scuole secondarie di primo grado Carducci e Sola di San Damaso.
La proposta di riorganizzazione è stata accolta dal Consiglio comunale giovedì 21 novembre con il voto favorevole di Pd, Sel, Udc e l’astensione Pdl, Modena futura e Modenasaluteambiente.
A richiedere la riorganizzazione delle dirigenze scolastiche, funzionale a un risparmio economico, era stata una legge nazionale del 2011 poi rivista dopo un ricorso presentato da alcune Regioni, tra cui l’Emilia-Romagna. Al termine del triennio indicato dalla Regione, la riorganizzazione della rete delle Istituzioni scolastiche di Modena in Istituti comprensivi costituiti da almeno mille alunni, come prevede la legge, è tornata in Consiglio nella versione definitiva.
“Le scuole modenesi – ha detto l’assessore – hanno sostanzialmente accolto la nuova proposta e stanno già preparandosi a un percorso di formazione sulla continuità rivolto agli insegnanti per presentarsi alle iscrizioni scolastiche con una proposta di Piano dell’offerta formativa. Inoltre, anche con il supporto dell’ufficio scolastico provinciale stanno lavorando alla gestione di bilanci, archivi e inventari che devono essere modificati nel nuovo assetto”.
Fuori dai tre Istituti comprensivi restano nove istituzioni scolastiche, equivalenti agli attuali Circoli didattici o presidenze di scuole secondarie di primo grado con alcuni spostamenti: rispetto alla situazione odierna la primaria di Baggiovara passa dal primo all’ottavo Circolo didattico, la materna Boccherini dal settimo al decimo e le scuole Anna Frank e Anna Frank Marconi si spostano dal terzo all’undicesimo circolo. Infine, la delibera dà atto della richiesta di attivazione di una nuova scuola d’infanzia statale all’interno del complesso San Paolo che, qualora concessa, sarà assegnata al sesto circolo. Ma per la risposta definitiva del Miur si dovrà attendere la primavera.
Ad aprire il dibattito è stata la consigliera di Sel Ingrid Caporioni, che ha espresso apprezzamento per il “difficile lavoro fatto dall’assessore che ha dato spazio alla partecipazione con decine di riunioni”. La consigliera ha poi fatto riferimento all’episodio dell’Istituto Sigonio ricordando che la competenza delle scuole superiori è della Provincia e che sono “sempre gli enti locali a sopperire alle carenze dello Stato, che dovrebbe provvedere alla manutenzione delle scuole”.
Gian Carlo Pellacani, capogruppo dell’Udc, ha espresso parere positivo sulla delibera e sulla richiesta “di una nuova scuola dell’infanzia statale, come inizio di un passaggio di competenze dagli enti locali allo Stato”. Il consigliere si è invece detto “critico” sulla politica edilizia delle scuole: “È vero che lo Stato non elargisce risorse – ha sottolineato – ma il Comune dovrebbe dare priorità a interventi sulle scuole rispetto ad altri, come ad esempio quello di piazza Roma”.
Per il Pd, la consigliera Rossella Maienza ha ricordato il percorso normativo che ha portato alla costituzione degli istituti comprensivi e ha annunciato il proprio voto favorevole, “perché la delibera recepisce in pieno le direttive nazionali e regionali in materia di riorganizzazione delle istituzioni scolastiche e consente al Comune di Modena di essere al passo con i tempi nella gestione delle politiche scolastiche che sono il fiore all’occhiello di questa Giunta”. William Garagnani ha ricordato il proprio voto contrario “di due anni fa a questa riorganizzazione, in quanto la legge in modo acefalo imponeva un timbro a tutte realtà italiane. Ha però prevalso il buon senso: gli istituti comprensivi sono stati costituiti con logiche geografiche valide e hanno assunto un valore educativo e pedagogico. Hanno inoltre la possibilità di creare tessuto sociale – ha aggiunto il consigliere – soprattutto in una realtà in cui verranno meno i quartieri”. Cinzia Cornia ha espresso parere favorevole sulla delibera e ha evidenziato che “non è questa la sede dove commentare ciò che è avvenuto al Sigonio, che è un istituto superiore. Ricordo, comunque, che lo scorso anno l’istituto era in una sede resa inagibile a causa del terremoto e che l’Amministrazione comunale ha ripristinato velocemente questa sede chiusa da anni per garantire un regolare inizio agli studenti della scuola”.
Sandro Bellei del Pdl ha annunciato l’astensione del gruppo e ha ricordato che problemi equivalenti a quelli del Sigonio “si sono verificati anche alle scuole medie Guidotti, che invece sono di competenza del Comune”.