Si è svolta il 13 novembre l’assemblea sindacale dei dipendenti dell’Amministrazione Provinciale di Modena indetta da RSU e sindacati di categoria Fp/Cgil Cisl/Fp Uil/Fpl. All’ordine del giorno anche il tema del riordino delle Province. I Sindacati hanno illustrato lo stato d’avanzamento del disegno di legge di riordino istituzionale presentato dall’attuale Governo e hanno ribadito che tale proposta è molto lontana rispetto ad un disegno organico che delinei un sistema integrato di livelli istituzionali.
I dipendenti della Provincia hanno espresso la convinzione che i servizi fino ad oggi prodotti per il territorio, trovino la migliore e più efficiente organizzazione su base provinciale.
Infatti, servizi come la gestione della rete stradale provinciale, l’edilizia delle scuole superiori e la programmazione scolastica, i centri per l’impiego e i servizi all’agricoltura, la pianificazione territoriale e i servizi di controllo e autorizzazione/programmazione ambientale, la protezione civile e la polizia provinciale e le politiche faunistiche, le autorizzazioni e le concessioni per trasporti, la mobilità provinciale e le funzioni di stimolo alle attività commerciali, artigianali e per il turismo, sono tutti compiti che possono esercitarsi in modo efficiente ed economicamente apprezzabile solo in area vasta.
Non si capisce a questo punto la razionalità di cancellare in modo confuso e demagogico, fuori da un corretto percorso di revisione costituzionale, un’istituzione che da oltre 150 anni è nella storia e nell’identità dei cittadini.
Permangono troppe incertezze legate al futuro assetto di una cosiddetta area vasta e al destino delle funzioni spettanti oggi alle Province, nonché sul piano occupazionale dove potrebbero non essere valorizzati e tutelati i lavoratori coinvolti nei processi di riordino.
Nel documento votato in assemblea, dipendenti e RSU, hanno chiesto alle segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali di sollecitare un profondo mutamento del Disegno di Legge presentato dal Ministro Delrio e di continuare a perseguire gli obiettivi contenuti nel documento “Linee guida per un riordino partecipato del territorio e delle sue istituzioni” presentato al Governo da Fp/Cgil, Cisl/Fp e Uil/Fpl nazionali.
I dipendenti insieme alle sigle sindacali e le RSU ribadiscono che ci deve essere una chiara ed univoca definizione sul riordino del sistema delle autonomie locali superando le ambiguità in relazione all’esistenza di un ente di area vasta che svolga le funzioni proprie di un livello intermedio tra Comune e Regione, quindi indicando espressamente le funzioni e servizi da svolgere.
Il processo di riordino deve perciò prevedere adeguate risorse economiche ed umane, garanzie dei livelli occupazionali, condizioni normative, professionali e salariali complessive del personale, previsione di reali percorsi di stabilizzazioni per il personale precario, al fine di mantenere e salvaguardare a livello territoriale la qualità dei servizi erogati dalle Province, respingendo così possibili esternalizzazioni e/o privatizzazioni di funzioni.
Sono stati decisi momenti d’informazione alla cittadinanza per esplicitare meglio le funzioni che attualmente svolgono i dipendenti provinciali.
Si ricorda ad esempio il grandissimo contributo che hanno dato alle popolazioni della Bassa modenese colpite dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, contributo che continua con un’importante attività di raccordo fra la Regione e i vari Comuni colpiti dal sisma.
Verrà richiesto un incontro con il Prefetto di Modena affinché possa trasmettere al Governo centrale tutte le preoccupazioni e incertezze che hanno da parecchi mesi i dipendenti delle Province in merito al loro futuro.
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A seguito dell’assemblea dello scorso 13 novembre, sono state decise diverse iniziative di informazione e mobilitazione dei lavoratori. I delegati Rsu FP/Cgil hanno chiesto subito un incontro con le segreterie provinciali della Cgil e del sindacato di categoria Funzione Pubblica/Cgil.
Nell’incontro i delegati hanno portato tutte le preoccupazioni dei lavoratori in merito alle modalità con cui il Governo intende fare questo riordino istituzionale, preoccupazioni emerse nell’assemblea dei dipendenti.
Le segreterie hanno garantito il loro sostegno a tutte le iniziative che verranno messe in campo sia a livello locale, regionale e nazionale in occasione della discussione del Disegno di Legge sul riordino istituzionale, tema su cui la Cgil è da tempo impegnata con proprie proposte a partire dal documento nazionale “Semplificare per rafforzare”.