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Daniele Benati e Ivano Marescotti bibliotecari per un giorno a Baiso e a Casina

marescotti_ph_roberto_serraUn nuovo fine settimana con la rassegna “Autori in prestito” che porta nelle biblioteche delle nostra provincia i consigli di lettura, ascolto e visione di dodici autori. Sabato 23 a Ca’ Toschi di Baiso (ore 17,30) ci sarà lo scrittore Daniele Benati, mentre venerdi 29 toccherà all’attore Ivano Marescotti raccontare agli utenti del centro culturale di Casina (ore 21) i suoi personali “consigli di lettura, ascolto e visione”. Nel frattempo la rassegna si arricchisce con un nuovo appuntamento alla biblioteca di Albinea dove il prossimo 12 dicembre l’ospite sarà la scrittrice Melania Mazzucco.

Per un momento quindi non saranno libri, dischi o film a essere in prestito ma le esperienze degli autori, speciali bibliotecari per un giorno.

“Cose che ci governano” è il titolo-tema che ha guidato il curatore della rassegna Paolo Nori nella costruzione del progetto. Le cose che ci governano sono le opere (libri, i film, dischi ecc…) che lasciano il segno su ognuno e formano così i nostri gusti e determinano le nostre scelte. E in questo senso, far compiere agli autori una ricognizione attorno alla letteratura, alla musica e alla cinematografia, con il deliberato obiettivo di riportare in luce – per dare in pasto al pubblico – un elenco di titoli, diventa un’occasione unica per guardare da vicino l’immaginario di ogni autore, ciò che pre-esiste alla sua produzione o che con questa stabilisce un rapporto. Scrive Nori: “Ho sentito a volte parlare di diritto romano, ma non saprei citare nessuna legge, nessuna norma di comportamento che derivi dal diritto romano, mentre mi è rimasta impressa una frase di Puškin: «Descrivi, e non fare il furbo», e mi viene da dire che io son più soggetto al diritto puškiniano, che al diritto romano”.

Daniele Benati è nato nel 1953 a Masone vicino a Reggio Emilia. Ha insegnato in diverse università in Irlanda e negli Stati Uniti. Ha tradotto opere di James Joyce, Flann O’Brien, Ring Lardner. Ha curato l’edizione americana del monologo teatrale di Raffaello Baldini “Carta Canta”, e assieme a Gianni Celati tradotto e curato l’antologia “Storie di solitari americani”. Ha collaborato alla rivista Il semplice dove ha pubblicato alcuni racconti e traduzioni. Oltre a “Silenzio in Emilia” (Quodlibet), da citare “Cani dell’inferno” (Feltrinelli) e, con Paolo Nori, “Baltica 9” (Laterza). È inoltre l’autore delle “Opere complete di Learco Pignagnoli”, libro di comicità paranoide irresistibile, che ha dato luogo a una serie di memorabili convegni-spettacolo in giro per l’Italia.

Ivano Marescotti, attore, nasce nel 1946 in provincia di Ravenna. Lavora fra gli altri con Mario Martone, Carlo Cecchi, Giampiero Solari, Giorgio Albertazzi. L’esordio al cinema è datato 1989, con una piccola parte nel film “La cintura”. Interpreta oltre cinquanta film, lavorando con registi di indiscussa importanza, tra i quali i premi Oscar Anthony Minghella e Ridley Scott, Marco Risi, Roberto Benigni, Pupi Avati e tanti altri. Nel 2004 vince il Nastro d’argento per l’interpretazione nel cortometraggio “Assicurazione sulla vita”. Dal 1993 inizia un approfondito lavoro di recupero del dialetto romagnolo, tornando in teatro con i testi di Raffaello Baldini, e le riletture di Dante e Ariosto. Per la televisione interpreta numerose fiction tra le quali citiamo “Raccontami” e “I liceali”.

 

Dopo Daniele Benati e Ivano Marescotti , la rassegna prosegue Ermanno Cavazzoni (30/11, Reggiolo), Sandrone Dazieri (1/12, Brescello), Makkox (7/12, Cavriago), Silvia Avallone (9/12, Campagnola Emilia), Melania Mazzucco (12/12, Albinea).

Autori in prestito è progetto curato da Arci per l’assessorato alla Pianificazione, Cultura, Cultura, Paesaggio, Ambiente della Provincia di Reggio Emilia patrocinato dalla Regione Emilia Romagna e realizzato in collaborazione con le biblioteche coinvolte.

Autori in prestito fa parte di un percorso culturale che l’assessorato provinciale dal 2011 fa ruotare attorno a Mappe Narranti, un contenitore che, nei paesi e nel comune capoluogo, muove segni, suoni e parole utili a chiudere un cerchio. Tra il territorio, il paesaggio e l’arte.

 

















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