Lo sciopero generale di Cgil, Cisl, Uil del 15 novembre per cambiare la Legge di Stabilità a favore del lavoro e sostegno alle fasce sociali deboli, ha visto un intreccio stretto con la mobilitazione degli operatori dei Corpi dello Stato per la Sicurezza.
La legge non permette ai poliziotti di proclamare ore di sciopero, ma al corteo sindacale unitario dell’altro giorno, hanno partecipato anche le bandiere del sindacato di polizia Silp per la Cgil.
Inoltre, nella mattinata di ieri, l’insieme delle organizzazioni sindacali più rappresentative dei poliziotti e Vigili del Fuoco, hanno tenuto un importante presidio di fronte alla Prefettura di Modena.
Gli obiettivi di lotta per cambiare a fondo la Finanziaria 2014 sono del tutto convergenti e per questo Cgil Cisl Uil, insieme alle rappresentanze di tutte le categorie coinvolte, si muovono – anche a livello locale – per spingere i gruppi parlamentari, le forze politiche e le istituzioni, su obiettivi di cambiamento.
La situazione modenese ripropone l’inedita carenza degli organici che, da Tramonti in poi, sono pesantemente calati per tutti i Corpi di polizia e negli uffici Giudiziari della nostra provincia, oltre 200 unità di personale in meno sulle tabelle ufficiali.
Carenze organiche che costano care, in termini di disservizi, controllo del territorio e prevenzione dei reati, ma sopratutto pesano – e spesso si dimentica – sui mancati benefici ed introiti che sarebbero possibili, rafforzando l’attività di contrasto, specie all’illegalità economica.
Riproporremo l’urgente necessità, da parte degli organi decentrati dello Stato e delle nostre Istituzioni locali, di attivare possibili “riforme locali”, in attesa e come stimolo ad urgenti riforme strutturali nazionali.
Il Sindacato non si limita infatti a rivendicare maggiori risorse per la sicurezza – che realisticamente non arriveranno in questa fase di dura crisi – ma ripropone possibili “investimenti” di riorganizzazione per accrescere efficienza e risultati, diminuire le separatezze fra i Corpi dello Stato, senza ulteriore spesa pubblica, anzi risparmiando!
Una possibile spending review, a partire da Modena, è fattibile e più che necessaria.
Partendo da qui, si prenda in parola l’indicazione del super Commissario governativo addetto alla razionalizzazione della pubblica amministrazione che, proprio ieri, ha posto fra le linee di intervento “…la necessaria riorganizzazione per le Forze dell’ordine, Polizia, Carabinieri, Finanza ed altri Corpi “.
Il Coordinamento legalità e sicurezza della Cgil modenese, rilancia alcune misure concrete e possibili, per accrescere strutture e modalità di integrazione e coordinamento fra le Forze di polizia nel territorio. Non è più sufficiente la loro “collaborazione”.
Nello specifico, alcuni possibili interventi:
– Ogni Corpo ha tuttora una propria e separata Sala Operativa. Con la firma del “Patto per Modena sicura”, la Prefettura si impegnò a verificare l’avvio “sperimentale” di procedure per la loro interconnessione e/o unificazione.
– Potenziare le modalità di intervento interforze e la stretta collaborazione con le Polizie Municipali.
– Superare i costosi ed inspiegabili controlli separati, realizzando un’unica sede per la rete di videosorveglianza.
– Potenziare, in città e nei principali centri urbani della provincia, i “presidi di prossimità” con maggiore impiego – anziché il calo attuale – di poliziotti, carabinieri e vigili di quartiere.
– Completare la costituzione dei Corpi di Polizia Municipale in ogni Unione dei Comuni.
– Distogliere il personale della Guardia di Finanza da impropri servizi di ordine pubblico per dedicarli a funzioni proprie e più redditizie di lotta all’evasione.
– Dopo la pesante revisione della “geografia” delle sedi giudiziarie è assolutamente matura la necessità di rivedere le dispersione di tante piccole stazioni dei Carabinieri.
– Se mai riaprirà il CIE, stante la sua evidente funzione interregionale, la copertura degli organici non potrà essere caricata sui Corpi modenesi.
– Sulla crescente illegalità economica, occorre potenziare la collaborazione fra Enti Locali ed Agenzia delle Entrate, oltre che una più estesa opera di controlli sui cantieri ed appalti.
– Particolarissima attenzione verso la lunga ed inedita fase di ricostruzione post sisma, con efficaci verifiche nelle centinaia di cantieri privati, oggetto di contributi pubblici, ed esposti al rischio di “sovrafatturazioni organizzate”, in alcuni casi già segnalate.
L’insieme delle Istituzioni modenesi potrà così non attendere, bensì accompagnare o anticipare, le proposte di razionalizzazione che entro il prossimo febbraio dovrà avanzare il super Commissario governativo Cottarelli.
(Franco Zavatti, Cgil Modena-coordinatore legalità e sicurezza Cgil regionale)