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Ammazza a fucilate il gatto del vicino, denunciato dai Carabinieri in Val d’Enza

Marzabotto-carabinieriSi sarebbe introdotto nel cortile di casa della vicina ed avrebbe ammazzato a fucilate un grazioso gatto rosso di razza Europea. Ne sono convinti i Carabinieri della Stazione di Montecchio Emilia che a conclusione delle indagini, supportate dagli esiti autoptici sull’animale e dalle testimonianze acquisite, hanno identificato in un 60enne il responsabile del grave episodio. Con l’accusa di uccisione di animale domestico ed esplosioni pericolose, i Carabinieri della Stazione di Montecchio Emilia hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 60enne reggiano a cui i Carabinieri hanno ritirato tutte le armi e le munizioni possedute. L’uomo sarà anche proposto alla Prefettura di Reggio Emilia per il provvedimento di divieto di detenzione di armi e munizioni. E’ stata la proprietaria del gatto a presentarsi ai Carabinieri sporgendo denuncia per l’uccisione del suo micio di razza europea. Formalizzata la denuncia i Carabinieri di Montecchio Emilia effettuavano un sopralluogo sullo stato dei luoghi scorgendo al presenza della carcassa del gatto che da una prima ispezione non evidenziava evidenti segni di colpi d’arma da fuoco. Tuttavia in considerazione delle concordanti testimonianze raccolte i Carabinieri di Montecchio Emilia, per dirimere ogni dubbio, attivavano il competente servizio veterinario che provvedeva ad inviare la carcassa del gatto presso la sezione diagnostica di Reggio Emilia per un esame autoptico finalizzato ad accertarne le cause della morte. Gli esiti non lasciavano dubbi: almeno 20 i pallini trovati nel corpo del gatto a conferma che era stato ammazzato con arma da fuoco carica a pallini. Viste le risultanze veterinarie e considerate le testimonianze che indicavano nell’odierno indagato colui che introdottosi nel cortile con un fucile aveva ammazzato il gatto, i carabinieri raggiungevano l’uomo nella sua abitazione sottoponendo a sequestro penale i due fucili da caccia e il relativo munizionamento, compatibile con l’arma usata per uccidere il gatto. Sui fucili sequestrati verranno svolti i dovuti accertamenti balistici al fine di trovare anche in sede scientifica le prove sulla responsabilità dell’uomo in ordine al reato di uccisione di animali. A scopo precauzionale i Carabinieri ritiravano all’indagato le altre armi detenute in quanto seppur non compatibili con il reato saranno oggetto di provvedimento amministrativo di divieto di detenzione di armi e munizioni che sarà richiesto alla Prefettura di Reggio Emilia. Ancora inspiegabile le motivazioni di tale assurda condotta delittuosa laddove stando ai primi accertamenti non vi sarebbero acredini tra i due vicini.

















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