Chi l’ha detto che il genio sia sempre serio e tormentato? La genialità può assumere inaspettatamente l’effetto di una cascata di risate, di un susseguirsi di folli equivoci e di gag pirotecniche. “Rumori fuori scena” è tutto questo, raro oggigiorno trovare una commedia non volgare, non scontata, non demenziale che riesca a far divertire.
Ancora più raro è che una commedia del genere possa aver successo da quasi 30 anni.
Rumori fuori scena è un piccolo gioiello, un meccanismo ad alta precisione in cui ogni elemento funziona in maniera perfetta, è una delle più interessanti operazioni di teatro nel teatro.
La vicenda è incentrata sulle vicissitudini di una scalcinata compagnia di attori alle prese con una commedia degli errori farcita di sardine e porte che si aprono e chiudono.
Nel mettere in ridicolo i tradizionali meccanismi della commedia classica (dallo scambio di ruoli all’agnizione finale), l’autore agisce con semplicità e grande carica ironica, senza stravolgere i canoni, ma contribuendo ad incrinarne la già fragile consistenza.
Il testo è diviso in tre atti: nel primo assistiamo alle prove generali dello spettacolo; nel secondo assistiamo da dietro le quinte alle caotiche vicende della compagnia; nel terzo siamo finalmente spettatori di una drammatica rappresentazione.
Le note di regia sono andate smarrite nel corso degli anni ed è un vero peccato perché erano illuminanti per la giusta comprensione dello spettacolo.
Questa carenza ha fatto si che molti spettatori lo abbiamo visto anche dieci volte e questo ha permesso tanti anni di repliche e tanti spettatori.
Da allora non è cambiata nemmeno una virgola dello spettacolo, l’unico mutamento che si potrebbe notare, rispetto al debutto al Teatro Flaiano, la sera del 4 dicembre 1983, è il mutamento fisico del gruppo storico, degli attori che lo recitano da quel giorno.
Ma potrebbero notarlo solo gli spettatori che erano presenti quella sera, anche se faranno finta di niente perché gli si ritorcerebbe contro.
Prossimo appuntamento giovedì 12 con lo spettacolo “I racconti. Il piccolo paese” “ di e con Ascanio Celestini
Per informazioni e prenotazioni: Teatro Dadà Castelfranco 059/92.71.38 – 059 91.20.911
Prevendita biglietti: Teatro Dadà Castelfranco: mercoledì dalle 15.30 alle 19.00 – venerdì dalle 10.00 alle 14.30 – la sera dello spettacolo dalle ore 20.