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“Prove tecniche per un progetto adolescenza”, mercoledì 20 novembre convegno in Regione con gli assessori Lusenti e Marzocchi e il Garante per l’infanzia e l’adolescenza Fadiga

adolescentiE’ l’età critica per eccellenza, l’età dei grandi cambiamenti, spesso “inspiegabili” agli occhi degli adulti. In Emilia-Romagna riguarda 256.411 persone (il 5,7% della popolazione complessiva), d’età compresa fra gli 11 e i 17 anni: è l’adolescenza, di cui si discuterà in Regione mercoledì 20 novembre. L’appuntamento con il convegno “Prove tecniche per un progetto adolescenza” è nella Sala polivalente “Guido Fanti” (Assemblea legislativa, viale Aldo Moro 50), a partire dalle 9.15. In occasione della Giornata internazionale sull’infanzia e l’adolescenza, e a sei mesi dall’approvazione delle linee guida di indirizzo regionali, gli assessorati alle Politiche sociali e alle Politiche per la Salute organizzano un’occasione di riflessione per promuovere il benessere dei giovanissimi a trecentosessanta gradi, dare stabilità a ciò che già esiste e funziona, e per rafforzare il dialogo tra tutti gli “attori” coinvolti: scuola, servizi sociali e sanitari, opportunità sociali pubbliche e del terzo settore. Le linee di indirizzo, in particolare, sviluppano in modo più diffuso gli interventi di promozione e prevenzione nei vari contesti di vita degli adolescenti, con attenzione agli adulti di riferimento e al passaggio alla maggiore età.

Adolescenti in Emilia-Romagna: alcuni dati

Dei 256.411 giovanissimi tra gli 11 e i 17 anni, 116.711 sono studenti della scuola secondaria di primo grado (18.711 gli stranieri, il 16%). Quelli della secondaria sono 170.703 (20.889 stranieri, il 12,24%). L’adolescenza – età complessa con caratteristiche specifiche che occorre conoscere e riconoscere – merita un’adeguata e specifica attenzione da parte dei servizi: nel corso del 2011, 14.892 ragazzi si sono rivolti agli spazi giovani dei Consultori (di cui 2524 stranieri); 20.926 i giovanissimi in carico ai servizi sociali minori, di cui 814 sono stati accolti in comunità educative, 723 dati in affidamento a famiglie. Nel 2012, 14.581 sono stati seguiti dai servizi di neuropsichiatria, 254 presi in carica dai Sert (lo 0,8% del totale).

 

















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