Lo scorso febbraio la UIL Tem.p@, insieme alle altre sigle sindacali di settore, ha firmato un’intesa con l’azienda IFOA (Istituto per la formazione di operatori aziendali) basato su un accordo di solidarietà espansiva (previsto dall’art.2 della Legge 863/1984) a differenza dei contratti di solidarietà difensiva, utilizzati particolarmente nei periodi di crisi.
“L’accordo sottoscritto – dichiara Mario Romeo, Segretario Generale UIL Tem.p@ Emilia Romagna – prevedeva una riduzione del 5% dell’orario di lavoro e l’assunzione a tempo indeterminato, senza periodo di prova, di 29 persone precedentemente utilizzate con contratto di collaborazione a progetto. Tuttavia, a causa di un’interpretazione del 23 ottobre scorso data dalla Direzione Generale per l’Attività ispettiva del Ministero del Lavoro, non sarà possibile per l’azienda ottenere le agevolazioni per assunzioni che eccedano i posti di lavoro risultanti dalla contrazione oraria”.
L’azienda che opera in tutta Italia con le principali sedi a Milano, Bari, Padova, Firenze, Bologna e Modena, aveva una struttura del personale di 82 dipendenti e 74 lavoratori con rapporto di collaborazione a progetto, purtroppo delle 29 stabilizzazioni previste dall’accordo l’interpello stabilisce che solo 4 potranno usufruire degli incentivi pubblici.
Prosegue Romeo: “Il caso IFOA, purtroppo, rende evidente come i cittadini siano in balia d’interpretazioni e di direttive che pongono un freno ad un accordo capace di incrociare la flessibilità, le esigenze dell’impresa, i diritti e le tutele dei lavoratori in un patto generazionale”.
Il Segretario Generale UIL Tem.p@, Magda Maurelli, ha inviato pochi giorni fa una richiesta d’incontro al Sottosegretario Carlo dell’Aringa chiedendo che intervenga affinché le procedure per gli accordi di solidarietà espansiva vengano normativamente sostenuti perché possano essere finalmente operativi ed efficaci.
Conclude Romeo: “l’accordo IFOA, nato grazie alla contrattazione, è un esempio di rafforzamento nel settore della formazione che va sostenuto soprattutto in un momento di crisi come quello attuale. Preparazione, conoscenza ed esperienza sono gli ingredienti per guidare il Paese fuori dalla crisi economica ma, senza basi normative capaci di tutelare i lavoratori, rimaniamo tutti vittime di limiti burocratici invalicabili”.