Il 6 novembre il Ministero dell’Ambiente ha chiesto la ripubblicazione di documentazione integrativa (non sostanziale) relativa all’Autostrada Regionale Cispadana per ragioni di trasparenza.
Già il terremoto aveva, oggettivamente, rallentato l’iter per le necessarie valutazioni d’impatto ambientale, ma, contemporaneamente, aveva reso ancora più evidente, ai fini di una nostra ripresa, la necessità della realizzazione dell’arteria stradale per non perdere un’importante occasione di sostegno all’ economia del territorio.
Le forze politiche che si oppongono a tale progetto chiedono in sostanza che venga rivisto completamente il progetto e che si tenga conto del fatto che la stessa procedura di impatto ambientale ha dato luogo ad una indagine, con conseguente arresto di un funzionario ministeriale, accusato di corruzione.
Per chiarezza, per rispetto dei cittadini e per onore di verità è bene dire che:
• la Commissione Ministeriale di valutazione dell’impatto ambientale non ha assolutamente respinto il progetto, quindi il progetto mantiene la propria piena validità con tanti pregi, ma anche con il difetto di insistere su un tracciato molto vecchio;
• il comportamento di un funzionario, sicuramente condannabile, se venissero provati i reati per i quali è accusato, non può e non deve fermare la realizzazione di un’opera di tale interesse.
Come abbiamo ripetutamente sostenuto in altre occasioni, noi riteniamo che gli enti locali debbano vigilare sull’iter e sui tempi di approvazione del progetto; la profonda crisi economica che stiamo attraversando sicuramente non favorisce la spinta all’investimento necessario.
La Cispadana deve essere realizzata con la massima attenzione alle migliori soluzioni tecniche che ne riducano al massimo l’impatto ambientale.
Infine siamo convinti che anche queste procedure debbano essere oggetto di costante e puntuale informazione ai cittadini, perché non sono affari riservati solo a pochi intimi.
(Lista Civica I Mirandolesi)
