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Firma falsa sul contratto dell’energia elettrica. Venditori denunciati a Castellarano

carabinieri_41Hanno carpito la fiducia della vittima per poi “acquisiti” i dati anagrafici sottoscrivere per suo conto un contratto con il mercato libero dell’energia elettrica e del gas. Scoperto il raggiro la donna si rivolgeva ai Carabinieri della Stazione di Castellarano, in provincia di Reggio Emilia, che a conclusione delle indagini hanno identificato i due giovani venditori. Con le accuse di concorso in truffa e falsità in scrittura privata i Carabinieri hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 20enne ed una 29enne entrambi di Reggio Emilia risultati essere gli agenti che probabilmente con il fine di incrementare le provvigioni o per ottenere dei benefit sono ricorsi a tale stratagemma. I Carabinieri di Castellarano ora stanno convergendo le attenzioni investigative sui due giovani per accertare se la condotta delittuosa sia un caso isolato una sorta di banco di prova o se rientri in una strategia di “marketing” già adottata nei confronti di altre ignare vittime.

Nelle more che le indagini facciano piena luce l’odierna vicenda ha visto la vittima rivolgersi ai Carabinieri denunciando il raggiro. Secondo quanto dichiarato avrebbe fatto accomodare in casa gli odierni indagati presentatisi alla porta con il pretesto di un bicchiere d’acqua. Quindi si sono presentati come agenti di un’azienda che tratta l’energia nel mercato libero proponendo un contratto. Al fermo diniego della donna i due hanno cortesemente chiesto un documento per poter dimostrare al datore di lavoro di aver comunque cercato di chiudere il contratto. Ottenuta la carta d’identità la fotografavano con il loro cellulare e quindi andavano via. Come poi accertato dai Carabinieri con i dati anagrafici della donna è stato poi approntato un contratto con la firma apocrifa della donna. Quest’ultima ricevuta la documentazione dall’azienda effettuava le procedure di recesso per poi denunciare l’accaduto ai Carabinieri. Quindi le indagini che hanno portato all’identificazione dei due agenti nei confronti dei quali i carabinieri hanno acquisito incontrovertibili elementi di reità in ordine ai citati riferimenti normativi violati per i quali sono stati denunciati. Caso isolato? Saranno le indagini a chiarirlo nel sospetto che la strategia di marketing truffaldina possa non essere limitata alla donna di Castellarano.

 

 

 

 
















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