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Reggio E.: l’Avv. Franco Mazza Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme

AvvFrancoMazzaIl presidente della Delegazione di Reggio Emilia dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, avvocato Franco Mazza, è stato nominato Cavaliere di Gran Croce del più antico ordine assistenziale, caritativo, cavalleresco e religioso dell’era cristiana, con personalità giuridica canonica e vaticana, attivo in tutto il mondo e votato alla difesa del Santo Sepolcro e dei Luoghi Santi.

L’investitura, che assegna all’avvocato Mazza il titolo di “eccellenza”, secondo il rigido cerimoniale vaticano, si è svolta sabato scorso presso la Chiesa di Santa Maria della Pace a Milano, sede della Luogotenenza dell’Ordine per l’Italia Settentrionale.

Più che un riconoscimento, per il Delegato reggiano è una vera e propria “promozione sul campo”, non solo per la generosa attività che da oltre 40 anni presta a favore di questa laica e nobile istituzione dello Stato del Vaticano, ma per tutta la Delegazione di Reggio Emilia che oggi è costituita da 24 cavalieri e 4 dame e a cui sabato, nella medesima cerimonia, si è aggiunta la signora Umbra Manghi Tirelli.

Accanto all’avvocato Mazza, che a Reggio ha raccolto l’eredità del geometra Giuseppe Salsi e in poco più di quattro anni ha portato la Delegazione reggiana a contraddistinguersi per le molteplici attività caritative e culturali, in questa giornata piena di emozione, hanno voluto essere presenti molti dei confratelli reggiani e, naturalmente, monsignor Gianfranco Gazzotti, padre spirituale e priore della Delegazione di Reggio Emilia.

Per la prima volta l’Ordine reggiano si fregia di una onorificenza tanto alta che l’avvocato Franco Mazza metterà a disposizione dei Cavalieri e delle Dame per sostenere e incentivare con maggiore vigore le attività a sostegno delle parrocchie, delle scuole e delle istituzioni caritative del Patriarcato Latino di Gerusalemme che accolgono non solo i cristiani, ma tutta la popolazione delle aree di Israele, Palestina, e Giordania, di cui fanno parte anche mussulmani ed ebrei.

 

L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme

Fondato da Goffredo di Buglione con compiti di guardia al Santo Sepolcro – rendendogli onore in pace e difendendolo in guerra – la creazione dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme si può datare tra il 1099 e il 1100, subito dopo la conquista di Gerusalemme da parte delle milizie della I° Crociata, indetta da Papa Urbano II.

I canonici e i cavalieri ammessi, fin dall’inizio, ebbero un rapporto strettissimo con l’Autorità ecclesiastica che, nel 1114, con il Patriarca Latino di Gerusalemme, pose l’Ordine sotto la regola Agostiniana.

Da sempre l’Ordine è sotto “la benigna protezione della Santa Sede”, è persona giuridica di diritto canonico, nonché persona giuridica vaticana, come risulta dal rescritto di Sua Santità Giovanni Paolo II del 1 febbraio 1996. E’ anche l’unica istituzione dello Stato del Vaticano cui è affidato il compito di sopperire alle necessità del Patriarcato Latino di Gerusalemme e di tutte le attività e le iniziative promosse da questo in Terra Santa.

Le oblazioni degli appartenenti all’Ordine rappresentano la principale fonte di sostentamento economico della Chiesa Cattolica in Terrasanta e del Patriarcato Latino di Gerusalemme con il quale l’Ordine mantiene legami tradizionali.

Soltanto a partire dal 2000, anno del Giubileo, i 24.000 mila Cavalieri e Dame presenti in tutto il mondo, guidati da Sua Eminenza il Cardinale Gran Maestro John Patrick Foley, hanno donato circa 50 milioni di euro per il sostegno delle parrocchie, delle scuole e delle istituzioni caritative del Patriarcato Latino di Gerusalemme che accolgono non solo i Cristiani, ma tutta la popolazione delle aree di Israele, Palestina, e Giordania, di cui fanno parte anche Mussulmani ed ebrei.

La Delegazione di Reggio Emilia è costituita da 28 Cavalieri e Dame, oltre a due insigni ammittendi. Tramite la Luogotenenza per l’Italia settentrionale, di cui è parte integrante, provvede da sempre al rigoroso rispetto di questo impegno morale e giuridico che le deriva dallo Statuto dell’Ordine e dal giuramento prestato dai Confratelli della Delegazione reggiana.

 

 

 

 
















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