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Innova Day: premiate a Mirandola le tre start up del futuro

Un sistema portatile per ‘congelare’ e anestetizzare il cervello, riducendo i danni cerebrali ad esempio dopo un grave incidente. È il sistema che ha consentito a Neuronguard di aggiudicarsi l’edizione di Innova Day dedicata ai settori Nanotech, biotech e biomed, durante l’evento finale organizzato da Provincia, Fondazione Democenter e Quality Center Network.

“La premiazione – spiega il presidente di Democenter Erio Luigi Munari – è stato solo l’atto finale di un percorso iniziato diversi mesi fa che ha consentito alle start up e alle idee d’impresa che hanno partecipato di qualificarsi ulteriormente, di avviare nuove relazioni, di mettere sempre meglio a punto il proprio potenziale, per svilupparsi e far crescere tutto il distretto”.

Neuronguard, la prima classificata, ha già depositato due richieste di brevetto per un sistema innovativo per ridurre le conseguenze da danno cerebrale acuto, attualmente la seconda causa di morte dopo i 50 anni. Due le strade che vengono percorse per intervenire prontamente sul posto. Un sistema portatile induce rapidamente l’ipotermia e l’infusione endovenosa manda in circolo anestetici: due strade per rallentare l’attività cerebrale e limitare così i danni che il cervello può subire.

Piazza d’onore invece per Celldynamics, un sistema per mantenere in vita le cellule oggetto di analisi, riuscendo a modificare l’ambiente nel quale sono inserite senza danneggiarle. Un sistema che integra ottica, elettronica e fluidica e che consente grandi vantaggi alle industrie del farmaco che devono fare sperimentazioni, alle cliniche per la fertilizzazione in vitro che aumenteranno l’indice di successo negli impianti e ai laboratori di ricerca di biologia cellulare.

Terza posizione, infine, per Plumestars, attiva sul fronte delle malattie polmonari infettive virali o batteriche, trattate con chemioterapici per via orale o iniettiva. La start up ha messo a punto un sistema per somministrarli per via inalatoria, ottenendo trattamenti più efficaci visto che il farmaco sarà depositato esattamente nell’organo nel quale si annida la malattia. Il sistema di Plumestars consente, tra l’altro, di assorbire il 60% della dose e non solo il 40% come solitamente avviene per via inalatoria.
















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