Partecipazione, condivisione, educazione come fatto collettivo sono i concetti chiave del Regolamento della Gestione sociale dei servizi di nido e scuola d’infanzia approvato dal Consiglio comunale (tutti favorevoli, astenuto Fratelli d’Italia) nella seduta di giovedì 17 ottobre.
L’assessore all’Istruzione Adriana Querzè presentando la delibera ha ricordato come alla base della gestione dei servizi per l’infanzia a Modena ci sia un “dna partecipativo. I servizi educativi sono i luoghi dell’inclusione – ha aggiunto – e la gestione sociale costituisce lo strumento democratico di rappresentanza, di elaborazione, progettazione e verifica delle attività. Nei servizi educativi si possono esprimere diverse modalità di gestione dei genitori, che cambiano nel tempo, così l’educazione da fatto individuale diventa collettivo. Ecco perché le scuole servono anche ad essere genitori più competenti e capaci”.
L’assessore ha quindi ricordato i significativi cambiamenti intervenuti negli ultimi dieci anni e ha sottolineato l’importanza del percorso che ha portato alla stesura del Regolamento: “Più che un regolamento un’autoregolamentazione dei genitori rispetto al loro stare dentro la scuola, che tiene insieme partecipazione e volontariato”.
Il testo è infatti frutto delle riflessioni di più di 100 genitori, degli educatori e degli insegnanti che si sono incontrati durante l’anno scolastico; approvato dai Consigli di gestione di ogni servizio e ottenuto anche il parere positivo delle Circoscrizioni, disciplina unitariamente la gestione sociale sull’intera fascia 0-6 anni a gestione comunale, prevedendo in ogni servizio la costituzione di Consigli di gestione rappresentativi di genitori, educatori e personale non docente.
L’Amministrazione opera inoltre affinché i nidi e le scuole dell’infanzia appaltati o in concessione, così come le Fondazioni convenzionate (Raisini, Don Milani e Cresci@mo), pur nella libertà di individuare forme organizzative diverse, si impegnino a dotarsi di organismi di gestione sociale il più possibile in linea con il Regolamento. A livello cittadino viene istituito un unico Coordinamento consigli dei servizi 0-6 anni comunali, esteso anche ai rappresentanti di quelli appaltati, in concessione e delle Fondazioni convenzionate. Il Coordinamento svolge un compito di raccordo, sintesi e verifica, ed è il momento principale di consultazione e proposizione nei confronti dell’Amministrazione comunale.
In ogni servizio, inoltre, viene eletto il Consiglio di gestione, formato da genitori ed educatori o insegnanti, che ha il compito di conoscere, approfondire e diffondere il progetto pedagogico del servizio; promuovere la partecipazione dei genitori; stabilire un programma di lavoro fondato su aspettative e interessi di genitori e operatori, definendo momenti di aggregazione, di informazione e formazione. E’ compito del Consiglio anche esprimere pareri e formulare proposte su questioni relative ai progetti educativi e al funzionamento del servizio, promuovere iniziative volte a migliorare l’attività educativa e didattica, elaborare e organizzare, in accordo con il settore della Pubblica Istruzione, interventi socio-educativi rivolti ai bambini.