In occasione della 70/a Divisione novennale dei beni del Consorzio dei Partecipanti di San Giovanni in Persiceto, sabato 19 ottobre si inaugura il progetto Il confine che non c’è. Bolognesi e modenesi uniti nella terra di mezzo, ciclo di iniziative triennali volto a esaminare la fascia di cerniera che nel corso dei secoli è servita a segnare diversi tipi di confine: tra antichi popoli e gruppi etnici, tra stati ed eserciti, tra culture, lingue e linguaggi.
Questo è un anno speciale per la Partecipanza e la Comunità di San Giovanni in Persiceto, nel rispetto di una tradizionale cadenza novennale, si rinnova infatti un patto stipulato tra persicetani oltre sei secoli fa. È l’anno delle Assegnazioni delle terre, quelle strappate ai paludosi boschi della Bassa e tenacemente rese fruttifere nel tempo.
Queste terre “divise” vennero assegnate secondo precise regole agli “originari” abitanti del castello di San Giovanni in epoca rinascimentale, attorno al 1542, mentre il nome di “repartantes” è già documentato nel 1459. In quest’anno speciale di divisioni-assegnazioni si è scelto di attivare un progetto di ricerca storico-archivistica ideato in collaborazione tra l’Archivio di Stato di Modena, il Comune di San Giovanni in Persiceto e il Consorzio dei Partecipanti di San Giovanni in Persiceto, volto a conoscere se e fino a che punto le divisioni tra terre e territori influiscono sulle vite degli “uomini di confine”, di coloro che abitano sulle fasce contermini, in senso lato i “rivali”. Un tema imperniato sul binomio distinzioni/differenze-commistione/contaminazione che si è deciso di indagare per terre a noi vicine: il confine tra Bolognesi e Modenesi.
È nato così, su progetto e coordinamento di Patrizia Cremonini, dell’Archivio di Stato di Modena, Il confine che non c’è. Bolognesi e Modenesi uniti nella terra di mezzo, ciclo di iniziative triennali volto a esaminare la fascia di cerniera in cui noi viviamo e che nel corso dei secoli è servita a segnare diversi tipi di confine: tra antichi popoli e gruppi etnici, tra stati ed eserciti, tra culture, lingue e linguaggi.
In occasione della 70a Divisione dei beni partecipanti si inaugura il progetto, dedicando attenzione a un aspetto specifico: il Tribunale dell’Inquisizione modenese, istituito nel 1292 e abolito da Ercole III d’Este nel 1785, che ha perseguito rei anche in zone non proprie. Si tratta di uno dei fondi più rilevanti dell’Archivio di Stato di Modena, che assieme a quello conservato presso l’Archivio di Stato di Venezia, costituisce uno degli archivi del “Sacro tribunale” più completi tra quelli conservati all’esterno di istituti religiosi.
L’intero progetto sarà inaugurato sabato 19 ottobre con la mostra “LXX Divisione novennale dei beni del Consorzio dei Partecipanti di San Giovanni in Persiceto”, cui farà seguito, sabato 9 novembre quella più specificatamente dedicata all’Inquisizione dal titolo “Misfatti di confine tra ‘500 e ‘700. La lunga mano dell’Inquisizione modenese su terre bolognesi.”. Accanto a queste due mostre, che rimarranno aperte, la prima fino a sabato 11 gennaio, la seconda fino a domenica 12 gennaio, si terranno una serie di interessanti conferenze, laboratori e visite guidate e una tavola rotonda conclusiva.
PROGRAMMA
Sabato 19 ottobre, ore 11, Sala del Consiglio Comunale
Inaugurazione Mostra “Dalle origini alla LXX Divisione”. Sede della mostra: androne del palazzo Comunale, primo piano, apertura lunedì-venerdì ore 8.30-19, sabato ore 8.30-13, chiuso festivi, fino a sabato 11 gennaio.
Sabato 26 ottobre, intera giornata, piazza del Popolo
“LXX Divisione novennale dei beni del Consorzio dei Partecipanti di San Giovanni in Persiceto”: estrazione delle parti.
Sabato 9 novembre, ore 10.30, Sala del Consiglio Comunale
Inaugurazione Mostra “Misfatti di confine tra ‘500 e ‘700. La lunga mano dell’Inquisizione modenese su terre bolognesi.”
a cura di Laura Bandini, Aurelia Casagrande, Patrizia Cremonini, Carla Righi, Alberto Tampellini
Sede della mostra: Chiesa di Sant’Apollinare, apertura venerdì e sabato ore 16-19, domenica e festivi ore 10-12.30 e 16-19, fino a domenica 12 gennaio.
Domenica 17 novembre, ore 15.30, Planetario e Orto Botanico (Museo del Cielo e della Terra)
“Dal cielo lunare alle erbe della salute”, attività per grandi e piccini.
Dalle ore 15.30 alle 16.30, “Le stelle della magia”, a cura di Marco Cattelan.
Dalle ore 16.30 alle 17.30, “Erbe e magia”, a cura di Fabio Trifirò.
Sabato 23 novembre, ore 17.30, Sala del Consiglio Comunale
Conferenza “Modena e Bologna: Inquisizioni in dialogo” a cura di Matteo Al Kalak, ricercatore presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.
Sabato 30 novembre, ore 17.30, Sala del Consiglio Comunale
Conferenza “L’inquisizione di Bologna tra “centri” e “periferie”” a cura di Gian Luca D’Errico, docente Università degli Studi di Bologna.
Sabato 7 dicembre, ore 17, Chiesa di Sant’Apollinare
* Visita guidata alla mostra sull’Inquisizione a cura di Aurelia Casagrande, Archivio di Stato di Modena e a seguire lettura di documenti a cura di Andrea Cortesi al bar-enoteca “Officina dell’Abate”
Sabato 14 dicembre, ore 17, Chiesa di Sant’Apollinare
* Visita guidata alla mostra sull’Inquisizione a cura di Laura Bandini, Archivio di Stato di Modena e a seguire lettura di documenti a cura di Vincenzo Forni in sede da definirsi
*ingresso libero con consumazione a pagamento nei bar
Sabato 11 gennaio, ore 16.00-18, Sala del Consiglio Comunale
Tavola rotonda “Lo stato dell’arte degli studi sull’Inquisizione nei territori tra Bologna e Modena”, con i docenti universitari Matteo Al Kalak, Grazia Biondi, Gian Luca D’Errico e gli allievi Luca Al Sabbagh, Michele Armellini, Samuele Reggiani dell’Università degli Studi di Bologna
A Modena si terrà un evento collegato dal titolo Quando le medicine profumavano di siepi. Il tempo della Theriaca: viaggio tra speziali e medici, con preparazione della stessa Theriaca, da novembre a giugno su più sedi. Per specifiche informazioni contattare l’ Archivio di Stato di Modena, tel. 059.230549, www.asmo.beniculturali.it