Sessantamila imprenditori ogni anno affrontano il tema del passaggio generazionale. Il capitalismo italiano, e quello dell’area emiliana in particolare, è caratterizzato da oltre l’80% di imprese a carattere famigliare, deve però affrontare anche un altro passaggio obbligato: la crescita.
“In un contesto europeo di sostanziale stagnazione, la crescita deve essere cercata fuori dai confini di distretto dove il capitalismo familiare si è sviluppato – spiega Daniele Piccolo (immagine) condirettore generale di Banca Albertini Syz – crescere è un imperativo che ha una forte correlazione con il passaggio generazionale. Perché se l’azienda non cresce non sarà in grado di produrre dividendi sufficienti a garantire il benessere delle famiglie che numericamente aumentano con il succedersi delle generazioni, ingenerando quelle situazioni di squilibrio che finiscono col rompere l’armonia familiare e, generalmente, la stabilità nel controllo e nella gestione delle aziende”. Su questa linea guida Banca Albertini Syz ha organizzato in collaborazione con Ambrosetti e con lo studio legale e fiscale Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi Associati un meeting aperto agli imprenditori dell’area Padana.
Al confronto “Governance, continuità generazionale e tutela del patrimonio delle famiglie imprenditoriali” che è programmato per il 15 ottobre dalle 17 alla Casa Museo Enzo Ferrari (via Paolo Ferrari 85 – Modena) porteranno contributi: Giorgia Iasoni, Presidente dei giovani di Confindustria Emilia Romagna, Giulio Tremonti, Luca Petoletti (partner Ambrosetti), Daniele Piccolo per Banca Albertini Syz, Lorenzo Astolfi partner e Ceo N+1 Syz Italy, Laura Gualtieri partner dello studio Tremonti Vitali Romagnoli Picciardi e Associati.
I temi che saranno al centro del confronto sono di grande attualità visto che gli investitori istituzionali mettono i propri capitali solo in aziende che crescono perché solo questo parametro garantisce loro un adeguato ritorno sul capitale di rischio. “Chiediamoci allora perché un familiare, seppur con un orizzonte di investimento più’ lungo rispetto ad un investitore istituzionale, dovrebbe investire – aggiunge Daniele Piccolo – in un’azienda familiare che non cresce? Con grande evidenza emerge la necessità di affrontare queste tematiche con linee guida precise e con i tempi adeguati per garantire il successo dell’operazione. La gestione dello sviluppo dell’azienda e del passaggio generazionale sono quindi due temi correlati e sui quali gli imprenditori devono riflettere e, soprattutto, predisporre un’attenta pianificazione.
Nel corso del convegno lo studio Ambrosetti parlerà di “governance familiare” e lo studio Tremonti si soffermerà sugli strumenti civilistici e fiscali al servizio del passaggio generazionale.
Banca Albertini Syz, storica boutique di private banking, e N+1 Syz, società specializzata nell’M&A, si soffermeranno sul ruolo del banchiere come fiduciario dell’imprenditore nelle riflessioni sul processo di crescita, l’internazionalizzazione e sulla ricerca della “finanza necessaria” a garantire i due passaggi obbligati: crescita e passaggio generazionale.