Gli incidenti stradali uccidono ogni anno nel mondo più di 1 milione di persone, rappresentano la prima causa di morte per i giovani under 29 e costano alla società quasi 400 miliardi di euro. In Europa i sinistri contano 35.000 morti e 1,7 milioni di feriti ogni anno.
“Secondo le previsioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, queste cifre sono destinate ad aumentare se non saranno attuate, al più presto, efficaci azioni di contrasto da parte dei Governi nazionali e delle istituzioni internazionali – commenta il direttore Dott. Giuseppe Pottocar – Nel 2011 l’ONU ha varato un piano globale d’interventi per un decennio d’azioni per la Sicurezza Stradale e l’Unione Europea ha impegnato tutti gli Stati membri a ridurre del 50% il numero dei morti sulle strade entro il 2020.”
Gli imputati, come responsabili degli incidenti, sono: l’uomo, il veicolo e le infrastrutture. Nell’90% dei casi la causa è riconducibile alle persone e la sonnolenza è una delle concause più ricorrenti (22% dei sinistri).
“Di fronte a quest’emergenza sociale, è stato organizzato il “Wake Up Bus”. Tour internazionale per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui rischi legati alla sonnolenza alla guida, derivanti soprattutto da stili di vita errati e da disturbi del sonno che compromettono la capacità d’attenzione al volante. – conclude il Direttore- Dall’analisi dei 15.000 questionari, pervenuti all’ACI, emerge che 1 automobilista su 5 soffre di sonnolenza diurna. Come se non bastasse, il 70% di coloro che sono stati coinvolti in un incidente stradale, ha “confessato” di aver dormito poche ore prima del sinistro. La probabilità di addormentarsi alla guida, inoltre, è maggiore se il conducente è affetto dalla sindrome delle apnee notturne (OSAS), che affligge oltre 2 milioni d’italiani.”