Accoltellato al fianco con l’eviscerazione di circa un metro d’intestino si trova ancora ricoverato in gravi condizioni presso l’Arcispedale Santa Maria Nuova dove è tuttora stabile dopo essere stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. In attesa che l’uomo si riprenda per poter essere sentito in merito ai fatti, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia proseguono, coordinati dalla Procura di Reggio Emilia, le indagini che, nella tarda serata di ieri, hanno portato ad una prima importante svolta investigativa.
Grazie alla segnalazione di un cittadino i Carabinieri reggiani poco prima delle 18,00 di ieri hanno rinvenuto, nascoste in un’aiuola di Via Gobetti (laterale di Via Turri ovvero poco lontano dal luogo dove è avvenuto l’efferato episodio di sangue), un macete ed un coltello da cucina. Secondo i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Emilia potrebbero essere le armi utilizzate dallo sconosciuto per sventrare il 39enne cittadino cinese di Rovigo. Circostanza che peraltro verrebbe confermata dalla descrizione delle stesse armi fornita da alcuni testimoni sentiti dai Carabinieri in merito all’accoltellamento.
Si tratta di un macete lungo 30 cm di cui 20 di lama e un coltello lungo 32 cm di cui 18 di lama. Le due armi bianche ora sono state sequestrate per essere repertate ed inviate ai RIS: l’auspicio è che anche in sede scientifica con l’esaltazione delle impronte si possa presto dare un nome e cognome allo sconosciuto aggressore su cui pende l’accusa di tentato omicidio.