Fenomeno in crescendo quello della contraffazione e dell’abusivismo commerciale. Sospinto dalla crisi economica sta alimentando in particolare nel settore del commercio, non solo la concorrenza sleale – fattore di per sé gravissimo – ma un vero e proprio cannibalismo tra le imprese. Dove a rimetterci e ad essere penalizzati sono i piccoli imprenditori onesti, ma pure in termini di sicurezza i consumatori. Lo sa bene Confesercenti Modena che da anni è impegnata in prima linea al contrasto del fenomeno, “Che danneggia chi rispetta le regole, i clienti delle imprese regolari che operano nella legalità e sottrae un’enormità di denaro allo Stato”, evidenzia l’Associazione che a riguardo, rinnovando e rafforzando il proprio impegno a tal senso, ha incontrato nei giorni scorsi sia il Prefetto di Modena, Michele di Bari che il Comandante della Guardia di Finanza Michele Pallini.
È accanto al commercio tradizionale che l’abusivismo ha iniziato a proliferare presentandosi in modi e forme sempre diversi e complessi. Un fenomeno purtroppo presente sul territorio e che registra punte negative soprattutto nelle zone delle Terre dei Castelli e l’Area nord della provincia. “Parliamo – fa sapere l’Associazione – di coloro che, privi di requisiti professionali, esercitano attività di tipo commerciale o artigianale, producendo reddito, ma evadendo completamente il Fisco. Ma pure di attività alquanto anomale esercitate da circoli ricreativi o culturali che organizzano intrattenimenti di tipo commerciale, senza riscontri fiscali e destinati anche a non soci. A queste, già prive di regolamentazione si aggiungono poi quelle attività che soggette a regimi fiscali favorevoli, spesso assumono connotati di vere e proprie attività di commercio e ristorazione. Forme di concorrenza sleale a tutti gli effetti, a danno delle imprese del commercio e dei servizi, e che traggono in inganno i consumatori”.
“Abbiamo in questi anni sollecitato le Amministrazioni locali a costituirsi a baluardo – continua Confesercenti ricordando anche l’invito che l’Associazione ha rivolto a tutti i sindaci della provincia – della difesa della legalità e della trasparenza del settore commercio, servizi e artigianato attivando attraverso gli organi di polizia municipale tutti quei controlli indispensabili per legittimare il regolare esercizio delle imprese commerciali/artigianali, segnalando di converso alla Guardia di Finanza i casi in cui si produce illegittimamente reddito. E’ nostra opinione che in un Paese che si definisce civile queste rendite di posizione fiscale siano inaccettabili oltre che foriere di un forte malessere sociale a maggior ragione oggi in un periodo di crollo dei consumi, da parte di categorie tenute a dichiarare tutto quello che incassano.
In merito quindi alla necessità del contrasto al fenomeno dell’abusivismo in ogni sua forma Confesercenti Modena ha incontrato nei giorni scorsi il Comandante territoriale della Guardia di Finanza Michele Pallini. Consolidando anche in questo modo il rapporto di collaborazione avviato da anni tra l’Associazione imprenditoriale e il Corpo. “Siamo – ha dichiarato il comandante Pallini al momento dell’incontro – a disposizione per tutte le attivazioni e/o segnalazioni che riterrete di inviarci al riguardo, specie se mirate e connotate da livelli di illegalità concretamente e sostanzialmente apprezzabili in termini di effettivi recuperi di base imponibile sottratta all’imposizione fiscale. Siamo anche disponibili, ad effettuare interventi congiunti con le Polizie Municipali territorialmente competenti, allo scopo di rafforzare il coordinamento delle Forze di Polizia ed offrire segnali di effettiva deterrenza del dispositivo di controllo”.
Tema questo anche al centro dell’incontro, immediatamente successivo a quello con Pallini, avvenuto tra una delegazione di operatori aderenti a Confesercenti e il Prefetto di Modena Michele di Bari, nell’ambito del comitato per l’ordine della sicurezza pubblica ed in cui erano presenti anche, il Questore, il Comandante dei Carabinieri, il Comandante della Polizia Municipale e il Sindaco di Modena. “E’ stata l’occasione per illustrare al Prefetto e al Comitato – sottolinea l’Associazione – la critica e difficile situazione determinata dall’abusivismo e dalla concorrenza sleale, con cui il settore del commercio e dei servizi è costretto a misurarsi nei territori dell’Area nord e delle Terre dei Castelli. E da parte sua il Prefetto ha manifestato la sua disponibilità a sensibilizzare le Amministrazioni comunali dell’intera provincia e le rispettive polizie municipali oltre all’invito rivoltoci di segnalare casi concreti i quali effettuare le indagini di rito. È un fenomeno quello dell’abusivismo a livello provinciale (che noi stimiamo aggirarsi oggi intorno al 10-15%), ormai parte della nostra economia, e che sfugge al fisco configurandosi come una fetta alquanto significativa di economia sommersa. Non è più accettabile la contraddizione determinata, da un lato dall’incremento costante della pressione fiscale a carico delle imprese (siamo ben oltre la soglia del 55%) e dall’altro dalla introduzione di modifiche legislative tese a favorire interi settori che possono “de facto” fare commercio e ristorazione, ma che ai fini fiscali, igienico sanitari e contributivi non hanno i medesimi obblighi”.
“Apprezziamo pertanto l’impegno assunto sia dal Comandante della Guardia di Finanza di Modena, sia dal Prefetto. Ora ci aspettiamo che la collaborazione con le Polizie Municipali dei Comuni della provincia si sviluppi ulteriormente affinché il monitoraggio del territorio e l’intervento necessario siano adeguati a contrastare un fenomeno in crescente e preoccupante diffusione”, conclude Confesercenti.