“Dopo giorni di allarme – afferma Luca Ghelfi, consigliere provinciale del Pdl – la vicenda delle fibre di amianto nelle acque di Carpi è passata sotto silenzio. Non esistono criteri precisi per stabilire quanto sia pericoloso, non ci sono limiti di legge, e l’Ausl non ha neppure partecipato al tavolo delle amministrazioni e dei gestori, di fatto lavandosene le mani. Intanto nell’acqua ci sono fibre di amianto di cui prima non c’era traccia, e non si sa da dove arrivano. Si è parlato di un monitoraggio ma per ora nulla è stato detto sui primi risultati di questi controlli. E su tutto ciò io stesso sono in attesa della risposta alla mia interpellanza depositata in Provincia.
Credo sia il caso di tenere la popolazione informata: la preoccupazione a Carpi non è diminuita, anche perché l’amianto ha una storia lunga di sottovalutazione dell’impatto che può avere sulla salute. Spererei a questo punto che i gestori del servizio idrico e l’amministrazione spieghino come si stanno muovendo, quali dati emergono, e se l’origine di questo amianto comincia ad essere più chiara. E magari anche l’Ausl fornisca un po’ più di informazione ai cittadini, partecipando ai tavoli, e discutendo dati alla mano, invece di nascondersi dietro a normative assenti sulla pericolosità.
Ricordo infine che garante della salute pubblica è il sindaco, dunque le legittime preoccupazioni dei cittadini vanno fugate con i dati, ma anche con la certezza che si sta verificando che il problema è in fase di risoluzione, e le quantità di amianto in calo”.