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Legge regionale sugli hobbisti. Rete Imprese Italia Modena: 5 buone ragioni per difendere il provvedimento

La Legge Regionale 4/2013 entrata in vigore lo scorso luglio rappresenta un punto di arrivo per il settore del commercio ambulante, che merita un riconoscimento anzichè una critica ai legislatori regionali per cinque buone ragioni. Innanzitutto vengono definiti i contorni di un settore, quello degli hobbisti, che è sempre stato border-line, ed in più occasioni infiltrato da venditori professionisti che con la scusa dell’attività amatoriale vendevano prodotti in nero senza alcun controllo fiscale o sulla merce. Con la Legge 4 finalmente gli hobbisti vengono muniti di un tesserino che li identifica come amatori, e impone l’obbligo di inventariare la merce e di sottoporla al controllo della pubblica autorità. E’ inoltre un provvedimento flessibile da un punto di vista operativo : ai Comuni non viene imposto un limite quantitativo; gli enti locali possono organizzare un mercatino degli hobbisti al giorno se lo ritengono opportuno senza alcuna previsione quantitativa in merito a quanti operatori chiamare o dove collocarli. Viene prevista inoltre la possibilità di affiancare imprese ambulanti agli amatori, per avere comunque la certezza di una certa offerta merceologica durante gli eventi organizzati. Terzo buon motivo per difendere il provvedimento : impone l’assegnazione dei posteggi tramite criteri di rotazione, scardinando presenze pregresse per dare a tutti coloro che vogliono cimentarsi nell’esperienza la possibilità di partecipare. La valutazione dell’anzianità è infatti un aspetto che attiene alle imprese e agli operatori professionali, non degli amatori. Quarto motivo : viene finalmente chiarito il ruolo e la responsabilità dei Comuni nello svolgimento di queste manifestazioni, la cui organizzazione può essere affidata a terzi, ma sulla cui vigilanza ed effettuazione di controlli l’ente locale non si può più tirare indietro. La Legge prevede infine il primo, vero e proprio censimento di questo settore. Nonostante si parli di hobbisti in realtà non esistono statistiche ufficiali su quanti siano questi operatori, la distribuzione sul territorio e il ruolo dei Comuni. Sarebbe piuttosto inutile voler cambiare questo provvedimento prima di disporre di dati su cui ragionare: ci si auspica pertanto che la Regione Emilia Romagna mantenga il provvedimento così come è stato adottato e che rinvii eventuali aggiustamenti al prossimo luglio, quando saranno disponibili i dati ufficiali sul mondo degli hobbisiti.

















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