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Candidati e programmi, Tollari (UIL): “cosa occorre a Modena”

Luigi-TollariNon è che il dibattito tra renziani di prima fila e quelli successivamente acquisiti, convertiti o pentiti di aver scelto Bersani alle primarie, aiuti a risolvere i problemi della città. Questa città ha bisogno non di una rivoluzione, ma di una bella sveglia sicuramente.

Giorgio Pighi è stato per 10 anni un sindaco apprezzabile e presente negli anni più neri della nostra storia personale e sindacale. Non ha nulla da rimproverarsi se non quello di aver dovuto accettare una squadra di collaboratori non sempre all’altezza. Ma non si è mai sottratto al confronto anche aspro e ha sempre cercato di ricucire un vestito sicuramente logoro, di una città che appunto sembra essersi addormentata e ripiegata sui suoi allori.

Soprattutto in questa fase un partito che ha tante responsabilità ed è stato sul ponte di comando dal dopoguerra ad oggi, deve concentrarsi sui programmi, sulle scelte e successivamente sulle persone.

Manca progettualità su quello che deve essere il disegno della città. Non siamo la periferia di Bologna, una città per svilupparsi deve avere un proprio equilibrio di posti scuola, asilo, ospedali, università, imprese servizi e distribuzione. Mentre il sindaco è responsabile dell’attuazione del programma abbiamo assistito per anni ai capponi di Renzo che si beccavano tra di loro, mentre fuori imperversava la crisi e le mancate scelte avrebbero portato tutti quanti a finire bolliti nella pentola.

C’è bisogno di scelte forti e di attuarle. Sulla riqualificazione urbana in particolare del Centro Storico, sul recupero del territorio, sulla capacità di attrarre imprese, semplificando la burocrazia e agevolando le tariffe. Allargare la base produttiva vuol dire aumentare i posti di lavoro stabili e sostenibili nel tempo. Grandi aree industriali sono state dismesse o sono in via di dismissione. Quale sarà il loro futuro? Quanti posti di lavoro potranno rioccupare? Di quali infrastrutture ha bisogno la città. Non si deve aver paura del confronto tra i candidati, ma dell’immobilismo delle scelte sì.

(Luigi Tollari, Segretario Generale Uil Modena)

 

 

















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