Continua a fare scuola il progetto di valorizzazione del capitale sociale locale e del volontariato ideato dal Comune di Reggio “I reggiani per esempio”. L’esperienza reggiana, già replicata dalla Provincia di La Spezia e da alcune città europee nell’ambito del progetto Euforex (acronimo di “Europeans, for example”), da oggi è estesa su scala regionale e diverrà un modello che i diversi Comuni emiliani adotteranno per rafforzare e promuovere il volontariato e la solidarietà sociale.
Nella Sala del Tricolore di Reggio Emilia, oggi, lunedì 7 ottobre, si è infatti tenuto un incontro con i principali attori del progetto ed esperti del settore e la firma del Protocollo tra Comune di Reggio Emilia e Regione Emilia- Romagna. Hanno sottoscritto l’accordo – che riguarda l’estensione regionale del progetto di Leva civica “Anche tu, per esempio” – Natalia Maramotti, assessore alla Cura della comunità del Comune di Reggio Emilia, e Teresa Marzocchi, assessore alla Promozione delle politiche sociali e di integrazione della Regione Emilia Romagna.
Il dibattito era articolato in due sezioni, una dedicata alle esperienze europee di Euforex, alla quale hanno partecipato funzionari ed esperti locali ed europei, e una dedicata al coinvolgimento dei giovani alla quale hanno partecipato Iuna Sassi, assessore all’Educazione del Comune di Reggio, operatori e formatori di Comune di Reggio e Ifoa, rappresentanti della Provincia di La Spezia e della radio web “Radiofficina”.
“Ciò di cui parliamo oggi è l’applicazione dell’articolo 118 della Costituzione, ovvero l’applicazione del principio di sussidiarietà e del fatto che tutti noi dobbiamo sentirci impegnati nell’applicazione della Costituzione” ha detto in apertura dei lavori Natalia Marmotti, assessore alla Cura della comunità del Comune di Reggio e coordinatrice dell’incontro.
“Nei nostri territori, in particolare a Reggio Emilia, esiste un grande senso di appartenenza alla collettività. Questa qualità deve essere capitalizzata e diffusa come modello a livello regionale, insieme al volontariato del singolo – ha proseguito Teresa Marzocchi, assessore regionale a politiche sociali e integrazione – Ma dobbiamo volgere lo sguardo oltre noi e oltre l’Europa. Sinora abbiamo conosciuto sopratutto le forme di volontariato realizzate da associazioni. Dobbiamo invece studiare i modi per potenziare il volontariato non associativo e giovanile. Bisogna riconoscere la ricchezza delle diverse esperienze e diversità europee. I tragici fatti di Lampedusa ci insegnano infatti che dobbiamo essere capaci di far fronte ai problemi insieme, perché solo così le singole diversità diventano un valore”.
“La cittadinanza attiva va al di là del volontariato, perché porta a uno sviluppo della conoscenza, in particolare tra i giovani – ha detto l’assessore all’Educazione del Comune di Reggio Iuna Sassi – Con la promozione di Leva giovani, promossa dal 2007 e dalla cui esperienza è nato ‘I reggiani per esempio’, abbiamo scoperto disponibilità sorprendenti tra i nostri ragazzi. La Leva giovani si è diffusa in tutti i Comuni della provincia di Reggio, producendo uno scambio di esperienze simile a quello che sta avvenendo a livello europeo. Lo scambio è l’elemento fondamentale per costruire l’Europa dei cittadini e solidale”.
“Con Euforex abbiamo scoperto che il volontariato come capitale sociale è una realtà transnazionale – ha aggiunto Nicoletta Levi, dirigente del servizio Comunicazione del Comune di Reggio – Al tempo stesso, i contesti e le realtà locali hanno però una loro centralità”.
“Nella società odierna il concetto di benessere non riguarda più solo gli individui, come tradizionalmente inteso. Oggi dobbiamo pensare al benessere sociale condiviso, all’incentivazione della cultura della responsabilità, alla produzione di cultura civica e di beni relazionali” ha concluso Roberta Paltrinieri, docente dell’Università di Bologna.
La mattinata si è terminata con la presentazione di alcune esperienze realizzate dai ragazzi degli istituti Galvani e Filippo Re di Reggio Emilia.
L’ACCORDO – Dopo l’avvio, nel 2008, del progetto “I reggiani, per esempio” – nato nell’ambito di una strategia di rigenerazione del capitale sociale locale – dal 2011, l’Amministrazione comunale di Reggio ha promosso “Anche tu per esempio”, progetto nato per favorire la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, promuovere la socialità e le relazioni, impedire forme di isolamento, generare nuove possibilità di inclusione sociale, che ha coinvolto e interessato 860 cittadini.
La Commissione europea ha riconosciuto il grande valore de I reggiani, per esempio, finanziando per il periodo ottobre 2011 – settembre 2013 il progetto Europeans, for example (Euforex) che mira al trasferimento di tale buona pratica in Spagna, Romania, Turchia e Austria.
In seguito, anche la Regione Emilia-Romagna ha ritenuto opportuno valorizzare l’apporto sociale di singoli volontari attraverso il loro inserimento nei servizi pubblici e privati, nell’ambito di progetti che tengano conto delle predisposizioni individuali e delle esigenze dei vari territori. Il Protocollo di intesa siglato oggi a Reggio Emilia viene stipulato, perciò, per estendere su tutto il territorio regionale le buone pratiche di “Anche tu, per esempio”.
Il progetto “Anche tu per esempio_Emilia-Romagna” ha infatti l’obiettivo di promuovere il volontariato, sviluppare il capitale sociale e attuare una governance delle risorse della comunità regionale. Secondo l’accordo, il Comune di Reggio si impegna a mettere a disposizione della Regione e degli Enti locali interessati la documentazione e gli strumenti realizzati e utilizzati per Anche tu, per esempio a Reggio, implementare il portale comunale con il progetto regionale, partecipare a tavoli tecnici di confronto e trasferimento della buona pratica.
La Regione Emilia-Romagna si impegna, tra l’altro, a promuovere Anche tu per esempio attraverso azioni di comunicazione; rivedere i propri strumenti normativi; presentare “Anche tu per esempio_Emilia-Romagna” a tutti i Comuni della regione, nel corso di una iniziativa pubblica.
Il protocollo è valido fino al 31 dicembre 2015.
DA “I REGGIANI, PER ESEMPIO” A “EUFOREX” – A Reggio, città contrassegnata da un forte civismo, il volontariato è una realtà diffusa che vede impegnate diverse migliaia di persone (sono 11mila i volontari delle sole organizzazioni di volontariato, mentre il Comune di Reggio nel solo 2010 si è avvalso dell’ausilio di 665 persone). Questo piccolo-grande esercito si divide tra chi aiuta i ragazzi senza famiglia o le donne maltrattate, i poveri senza casa, gli anziani soli, gli ammalati, chi porta i ragazzi a scuola col bicibus, tiene pulite le aree verdi, effettua manutenzioni negli edifici pubblici, chi collabora per l’accesso alle biblioteche, ai musei, alle istituzioni culturali ed educative.
‘I Reggiani, per esempio’ è l’iniziativa di valorizzazione e sensibilizzazione del volontariato (strutturato e spontaneo) presente sul territorio promossa dal Comune di Reggio a partire dal 2008.
Nel dettaglio, le cifre e le fasi di sviluppo dell’iniziativa.
2008 – Censimento delle storie di solidarieta’. La prima fase dei “Reggiani, per esempio” nasce come censimento delle storie di solidarietà: 251 soggetti hanno raccontato oltre 300 storie, 190 dal terzo settore, 72 imprese, 51 gruppi di cittadini, 31 parrocchie, 25 scuole.
2010 e 2011 – Al bando pubblico per associazioni partecipano 220 soggetti differenti, che portano 439 progetti. Il bando ne finanzia 175 (il 40%) per un importo di 800mila euro: 16 su 18 presentati dagli istituti scolastici, 57 su 57 presentati da società sportive, 102 su 364 presentati da soggetti diversi.
2011 – La promozione del volontariato singolo. Con “Anche tu per esempio”, Comune e Forum Terzo Settore rivolgono un invito a tutti i cittadini dai 15 anni in su. L’idea nasce dall’esperienza consolidata di Leva Giovani, a cui hanno aderito dal 2006 ad oggi 1.500 giovani, per migliaia di ore di volontariato.
I cittadini che hanno risposto all’invito sono ad oggi 860.
Nel 2011, da I reggiani per esempio nasce il progetto Euforex – Europeans, for example, finanziato dalla Commissione europea.
2012 – Sono 86 i “Reggiani” che si aggiudicano un contributo pubblico, per un totale di 370mila euro.
2013 – Il progetto Euforex entra nel vivo con la formazione dei volontari e la certificazione delle loro competenze tramite il rilascio del Volupass.
Inoltre, in seguito a una collaborazione tra Comune di Reggio Emilia, Provincia e Centro servizi di La Spezia ed Europe direct, anche nel territorio spezzino nasce “Anche tu per esempio”.