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Confesercenti Bologna in vista della scadenza della seconda rata Tares

lavoro_denaroLa Confesercenti di Bologna ha inviato al Sindaco di Bologna e a tutti i Sindaci dei Comuni della Provincia una richiesta urgente di modifica della Tares (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi).

Già durante il confronto per la definizione dei Bilanci Comunali anno 2013 avevamo evidenziato la preoccupazione per gli aumenti spropositati (fino al 109%) che avrebbe comportato il passaggio da tassa dei rifiuti (Tarsu) alla nuova tassa Tares, in particolare per alcune categorie del commercio e dei pubblici esercizi (ortofrutta, fiori e piante, alimentari, trattorie, osterie, pizzerie, ristoranti, pub, bar e pasticcerie), anche nel caso in cui i Comuni avessero applicato il coefficiente minimo previsto dalla normativa nazionale (DPR 158/99).

Il Decreto Legge 102/13 del 31/08/2013, grazie alle pressioni messe in campo da Confesercenti e dalle altre Associazioni di categoria e alle richieste di modifiche avanzate anche dall’ANCI, dà la possibilità ai Comuni di intervenire e modificare i coefficienti previsti nel DPR 158/99 al fine di eliminare le distorsioni che portavano ad aumenti spropositati per alcune categorie merceologiche.

La Confesercenti di Bologna chiede che in vista del pagamento della 2ᵃ rata della Tares prevista per il 16 dicembre p.v. i Comuni provvedano a modificare le tariffe riguardanti la Tares con lo scopo di ridurre al massimo possibile la differenza tra Tarsu e Tares per le categorie economiche sopracitate

Questa iniziativa – affermano Massimo Zucchini e Loreno Rossi, rispettivamente Presidente e Direttore di Confesercenti Bologna – resa possibile grazie alle modifiche normative apportate dal Governo Letta, ha l’obiettivo di limitare gli impatti negativi della Tares sui bilanci di molte attività del commercio e dei pubblici esercizi (ortofrutta, fiori e piante, alimentari, trattorie, osterie, pizzerie, ristoranti, pub, bar e pasticcerie), che già operano in una situazione di difficoltà e che non possono sopportare aumenti spropositati di tassazione.

















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