Sostenere lo sviluppo della bretella autostradale per il prolungamento della A22 da Campogalliano a Sassuolo, agire fattivamente per integrare l’infrastruttura con l’area destinata alla logistica adiacente allo scalo merci di Marzaglia e con la relativa viabilità complanare, verificare che vengano attuate e rispettate tutte le prescrizioni volte a tutelare e a preservare l’ambiente naturale sin dalla fase della progettazione esecutiva dell’opera.
E’ quanto chiesto dal Consiglio comunale all’Amministrazione attraverso l’approvazione, nella seduta di giovedì 3 ottobre, dell’ordine del giorno illustrato dal consigliere del Pd Salvatore Cotrino e firmato anche da Campioli, Rocco e Artioli (Pd). La mozione ha ricevuto il voto favorevole di Pd, Lega nord e Udc, contrario di Sel, Modenasaluteambiente.it ed Etica e legalità, l’astensione di Pdl e modena futura, e il non voto di Fratelli d’Italia. Respinti invece, gli ordini del giorno relativi alla bretella presentati rispettivamente da Federico Ricci (Sel), Sandra Poppi (Msa) ed Eugenia Rossi (Etica e legalità) che, tra l’altro, chiedevano la realizzazione del solo primo stralcio della bretella autostradale per collegare Campogalliano a Marzaglia.
Il documento approvato definisce la bretella Campogalliano-Sassuolo come “asse strategico di investimento per lo sviluppo futuro della città”, in grado di garantire “efficienza e concorrenzialità alle attività economiche che già operano o che si insedieranno sul territorio”. Chiede inoltre di dare priorità assoluta alla promozione di Modena come sede di un moderno, attrezzato e competitivo polo per la logistica nazionale ed internazionale.
L’ordine del giorno di Ricci, oltre a ricordare che l’opera verrà ripagata con un aumento generalizzato delle tariffe autostradali, che sul progetto sono tuttora pendenti i ricorsi al Tar di Wwf, Legambiente, Italia Nostra, Lac e altre associazioni, e che il bando per l’aggiudicazione è stato oggetto di esposto, sollecitava in particolare “l’impegno concreto di tutti i neoparlamentari modenesi e delle forze politiche” al fine di realizzare il solo primo stralcio. Ha ricevuto il voto favorevole di Sel, Msa, Etica e legalità, e delle consigliere del Pd Giulia Morini e Rossella Maienza. Si sono invece espressi contro Pd, FdI, Pdl, Modena futura, Lega nord e Udc.
La mozione della consigliera Poppi, evidenziava “l’inutilità allo stato attuale della realizzazione dell’opera”, definita “ad alto impatto ambientale”, per le “mutate condizioni economiche, visti i collegamenti esistenti, in particolare la superstrada Modena Sassuolo, e viste le incertezze sul finanziamento”. Poppi chiedeva inoltre all’Amministrazione di “farsi portavoce a tutti i livelli dell’esigenza di mantenere sul Prit (Piano regionale integrato dei trasporti) della Regione Emilia-Romagna e prevedere in ogni altro strumento di programmazione, accordo e finanziamento, la realizzazione del collegamento ferroviario Marzaglia-Dinazzano per il trasporto delle merci nel distretto ceramico”. Hanno votato a favore Msa, Sel, Lega nord ed Etica e legalità; contro Pd, Pdl, FdI, Udc; astenuti Modena futura e la la consigliera Morini del Pd.
L’ordine del giorno di Eugenia Rossi, infine, chiedeva di sospendere ogni atto decisionale riguardante la bretella Campogalliano-Sassuolo in attesa degli esiti relativi alle verifiche sulla “situazione economico-finanziaria e soprattutto giudiziale” di Coopsette, che fa parte della società affidatrice del progetto.
Solo una volta risolta la questione della cooperativa, secondo la consigliera andava ipotizzata “la realizzazione di uno stralcio funzionale che colleghi l’Autobrennero con lo scalo merci di Marzaglia”. Si sono espressi a favore della mozione Etica e legalità, Msa, Sel e Lega nord, contro Pd, Pdl e Udc, astensione per Modena futura e non voto per FdI.
Numerosi i consiglieri intervenuti prima della votazione degli ordini del giorno
L’approvazione dell’ordine del giorno del Pd che sollecita la realizzazione della bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo, avvenuta nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 3 ottobre, è stata preceduta da un dibattito che ha visto intervenire numerosi consiglieri. Sul tema sono state respinte altre tre mozioni che proponevano di limitare l’intervento al solo primo stralcio, da Campogalliano a Marzaglia.
Per il Pdl, il capogruppo Adolfo Morandi ha parlato di “progetto rimasto fermo per decenni”, evidenziando che “si tratta di una struttura importante per la città. Siamo ormai arrivati alla fase conclusiva – ha detto – e il percorso tracciato deve essere portato a compimento, anche se riteniamo che il progetto abbia delle lacune e possa essere migliorato. E’ assurdo pensare di bloccarlo in questa sede attraverso ordini del giorno”. Anche Olga Vecchi ha sottolineato la necessità dell’opera, “ma non posso che rammaricarmi – ha aggiunto – per il fatto che l’Amministrazione in passato sia stata sorda e, avendone le possibilità, non ha mosso un dito. Ci sono questioni da affrontare, ad esempio il passaggio della strada all’interno del polo logistico, che va a scucire un territorio invece di ricucirlo: dobbiamo farci sentire”. Sandro Bellei ha parlato di “occasione persa già tanti anni fa”. Secondo il consigliere “Modena non riesce mai a contare a sufficienza in Regione e al Governo e perde continuamente occasioni a vantaggio di città vicine: cerchiamo di non farlo anche questa volta”, ha aggiunto. “Se si fosse deciso prima oggi saremmo in grado di pensare all’importante collegamento con il Tirreno”.
Per il Pd, Giancarlo Campioli ha detto di non condividere “quanto espresso negli ordini del giorno di Sel, Msa ed Etica e legalità, perché si taccia di incompetenza chi ha valutato e progettato gli interventi. Non è possibile realizzare solo il primo stralcio: anche le imprese del distretto ceramico, per operare efficacemente, hanno bisogno che l’opera di rifornimento sia rapida e certa. E’ inoltre fondamentale – ha aggiunto – la realizzazione di un’area destinata alle imprese di logistica vicino allo scalo merci”.
Anche il consigliere Gian Carlo Pellacani dell’Udc ha definito la bretella Campogalliano-Sassuolo “un’opera assolutamente fondamentale, che viene però realizzata con grande ritardo. Ora bisogna tentare di accelerare – ha proseguito – non posso quindi essere d’accordo con le mozioni che tendono a frenare ulteriormente tempi già lunghissimi. In questo momento di crisi dobbiamo dare qualche spiraglio alle nostre imprese”.
Eugenia Rossi di Etica e legalità si è detta dispiaciuta di non “condividere l’ottimismo sulla competitività delle imprese modenesi, ma non possiamo far finta che la crisi non ci sia”, ha detto. “Dobbiamo cercare di fare nella legittimità quello che è possibile e utile fare attraverso le risorse che riusciamo a trovare. Non si tratta solo di una questione etica, ma di possibili ricadute economiche e finanziarie: non ci possiamo mettere in mano a società non in grado di assolvere agli impegni”.
Per Federico Ricci di Sel la questione non verte sul “realizzare o meno il progetto, ma i dati forniti dall’associazione concessionaria Autostrade parlano di una diminuzione del traffico autostradale e ci invitano quindi a una estrema prudenza su questo tipo di investimento”. Il consigliere ha evidenziato che diversi rappresentanti politici anche a livello nazionale “si sono interrogati sull’opportunità di realizzare l’intero progetto”.
Sull’argomento è intervenuto anche l’assessore alla Programmazione e gestione del territorio Gabriele Giacobazzi: “Il progetto attuale non è ottimale e ci crea problemi nell’area connessa allo scalo merci, destinata a ospitare imprese per la logistica. Fino a quando l’aggiudicazione non sarà resa definitiva – ha aggiunto – non possiamo però chiedere formalmente di modificare il progetto; lo faremo pesantemente non appena ci saranno le condizioni”.
Il sindaco Giorgio Pighi, infine, ha evidenziato che “il collegamento con Sassuolo ha un duplice aspetto: è un’opera pubblica che favorisce la mobilità ed è in grado di introdurre benefici importanti per i territori sulla possibilità di trasferire dalla gomma alla ferrovia il trasporto merci”. Pighi ha inoltre messo in guardia sul fatto che “critiche un po’ troppo leggere sulle performance del nostro territorio rispetto ad altri rischiano di nuocere al nostro sistema”.