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La “singolar tenzone” del tortellino: Modena accetta e rilancia la sfida di Bologna

tortelliniUna gara amichevole, un confronto aperto, una occasione per valorizzare una delle specialità emiliane più note e apprezzate nel mondo e per dare nuovo slancio a una secolare tradizione culinaria. Modena accetta e rilancia così la sfida lanciata dallo Chef Max Poggi, a nome dell’Associazione TOur-tlen, in occasione della seconda edizione del Festival del Tortellino che domani a Bologna animerà Piazza De Mello.

Il guanto di sfida è raccolto da Luca Marchini, Presidente di Modena a Tavola: “Come Consorzio – dice Marchini – accettiamo molto volentieri la sfida, perché la riteniamo un momento di confronto gastronomico assolutamente indispensabile e stimolante. Ci piace raccogliere l’invito perché si mette in lizza l’emblema di paternità di una delle specialità gastronomiche del territorio (leggi Modena e Bologna), più conosciute al mondo, ma lo interpretiamo come un confronto, uno scambio culturale giocato sui fornelli, gli ingredienti, la manualità e la cura per la tradizione”.

In discussione non è la paternità del Tortellino, anche se la diatriba far le due province è sempre accesa, non ultima quella su Castelfranco Emilia che da trentadue anni promuove per una settimana intera la Sagra del Tortellino. Una contesa giocata a suon di leggende e sul ritrovamento di antichi documenti che ne attestano l’attribuzione della nascita.

 

“Non siamo nuovi a questo tipo di manifestazione – spiega Marchini – Si è conclusa nei giorni scorsi la terza edizione, e voglio sottolineare il fatto che siamo al terzo anno, di “Tortellino sotto i Portici”, l’evento che il Consorzio Modena a Tavola propone ai cittadini e agli ospiti della nostra città, facendo loro degustare il Tortellino e altre specialità del territorio nei luoghi più esclusivi del Centro storico .”

Nonostante la pioggia incessante, infatti, il “Tortellino sotto i Portici” ha registrato la partecipazione entusiastica di quasi 500 persone, che non hanno rinunciato all’appuntamento annuale.

Quindi la “sfida” è accettata: ora si dovranno scegliere modalità, luoghi e date di svolgimento della disfida – “La scelta dei portici per lo svolgimento della nostra manifestazione – conclude Marchini – non è casuale. Essi infatti si affacciano sulla via Emilia, che non a caso attraversa tutta la regione: sono quindi un simbolo che porta più ad unire che a dividere realtà gastronomiche locali dalle radici culturale simili, se non medesime.”

Ora non resta che attendere la risposta di Max Poggi e dell’Associazione degli Chef bolognesi.

 

















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