Dopo il “momento primavera” che ha visto protagonista, in particolare, il racconto del lungo e complicato lavoro di traduzione dell’Ulisse di James Joyce, e il “momento estate” che ha presentato a Sotto le stelle del Cinema in Piazza Maggiore, a cura della Fondazione Cineteca di Bologna, i quattro film documentari realizzati da Gianni Celati tra il 1991 e il 2010, prende avvio in ottobre l’ultima parte del programma, il “momento autunno”, che sarà principalmente dedicato alle affinità elettive o, meglio, ai “compagni d’avventura e d’amicizia dell’autore”, scrittori e intellettuali amici di Celati e i suoi giovani fan.
Il primo appuntamento è il 5 ottobre in occasione di “Ad Alta Voce”, a Bologna, iniziativa a cura di Coop Adriatica che per il tredicesimo anno consecutivo, coniuga la cultura con la solidarietà.
A partire dalle ore 18 si alterneranno sul palco del Teatro Duse scrittori e autori vicini a Gianni Celati – Daniele Benati, Ermanno Cavazzoni, Ugo Cornia, Ivan Levrini, Paolo Nori e Jean Talon – in una serata dal titolo Narrazioni delle riserve che propone letture da “Il Semplice, almanacco delle prose”, da Narratori delle riserve e da altri libri.
L’accompagnamento musicale sarà a cura di Vincenzo Vasi e Valeria Sturba.
L’appuntamento sarà introdotto da Lella Costa, madrina della giornata di Ad Alta Voce a Bologna, e Debora Mancini.
“Narratori delle riserve” era una rubrica domenicale di racconti curata da Gianni Celati, pubblicata su il manifesto tra il 1988 e il 1990 poi come libro presso Feltrinelli. Proponeva testi di autori poco noti e alle prime armi, di autori occasionali e di autori più noti. In un’intervista rilasciata a Severino Cesari su il manifesto, Celati spiegava: “Riserve vuol dire qualcosa che non vien subito utilizzato e sprecato. Al contrario l’attualità consiste nell’utilizzazione immediata di tutto, nel far scoppiare ogni evento nel baccano così che non resta niente dietro di noi.
Non c’è più continuità tra passato e presente, non c’è alcuna riserva. La memoria è ciò che abbiamo protetto in una riserva di silenzio e di cui abbiamo reminescenza”. (tratto dalla copertina della prima edizione di Narratori delle riserve a cura di Gianni Celati, Milano, Feltrinelli, 1992).
“Il semplice” era un “almanacco delle prose” fondato nel 1995 e pubblicato per soli 6 numeri, fino al 1997. Nasce da un progetto chiamato “Viva voce” che si è realizzato con letture pubbliche, incontri e riflessioni a Modena presso la Fondazione Collegio San Carlo, a partire dal 1992. Tutti i numeri erano aperti da un anonimo “Catalogo delle prose secondo la specie”, assai poco sistematico e con spunti comici. La rivista era stampata da Feltrinelli con in copertina delle riproduzioni di antiche illustrazioni di vegetali (da Wikipedia)
Mercoledì 23 ottobre alle ore 21, presso il Teatro del Centro Montanari in via di Saliceto 3/21, l’appuntamento è con Cronache emiliane. Letture elettrificate, colonne sonore e fotografie. Vasco Brondi e Stefano Pilia daranno vita ad una performance musicale ideata come viaggio in Emilia attraverso le descrizioni dei suoi paesaggi, delle sue città e delle sue campagne, alternando testi di scrittori emiliani e musiche originali, con le fotografie di Luigi Ghirri che faranno da scenografia. Due blues inediti, composti per l’occasione da Brondi e Pilia, avranno i testi, altrettanto inediti e in lingua inglese, di Gianni Celati.
Il biglietto per assistere al live è gratuito: è possibile ritirarlo a partire da venerdì 18 ottobre presso Bologna Welcome – Piazza Maggiore, 1/e (aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19, domenica e festivi dalle 10 alle 17). I posti sono limitati. L’iniziativa è realizzata grazie alla preziosa collaborazione del Quartiere Navile e del Centro Sociale Montanari.
Il terzo appuntamento sarà mercoledì 13 novembre alle ore 21.30, nella Chiesa di Santa Cristina in Piazzetta Morandi. AngelicA presenta Tristan Honsinger IS TIME A TOMATO? uno speciale omaggio musicale, reso possibile anche grazie al supporto di Coop Adriatica. Durante la serata saranno eseguite musiche originali di Tristan Honsinger su testi di Gianni Celati.
Sul palco: Vincenzo Vasi (voce, theremin), Edoardo Marraffa (sax alto, sax tenore), Silvia Tarozzi (violino, voce), Tristan Honsinger (violoncello, voce), Antonio Borghini contrabbasso e il Coro Arcanto diretto da Giovanna Giovannini.
Stefano Benni sarà il protagonista dell’ultimo appuntamento del “momento autunno”: martedì 19 novembre, alle ore 21, dal palco del Teatro Arena del Sole, Benni leggerà una selezione di brani tratti dall’importante lavoro di traduttore di Gianni Celati. Tra gli autori che saranno proposti, Louis-Ferdinand Céline, Flann O’Brien ed altri ancora.
“Va bene. Se ti piace che lasci qualcosa di positivo nell’orecchio degli ascoltatori-lettori, per concludere dirò questo: la cosa che apprezzo di più è l’allegria. L’allegria è un tipo di esuberanza che può mescolarsi al dolore, alla disperazione, alla cupezza, anche al pensiero della morte. I clown da circo filmati da Fellini mostrano che l’allegria nella sua forma matura va a braccetto con la malinconia più schietta. L’allegria è un moto espansivo che abolisce la grigia indifferenza del mondo, e pochi fenomeni mostrano in modo così evidente la tendenza dell’individuo umano a proiettarsi fuori di sé. In altre parole: l’allegria è un modo essenziale dell’andare fuori di sé verso l’esteriorità di tutto ciò che non siamo: le cose, i sassi, gli alberi, le bestie, gli spiriti dell’aria e il buio che è dentro il nostro corpo.” Gianni Celati, Conversazioni del vento volatore, Macerata, Quodlibet, 2011, pag 106
Tutte le iniziative sono a ingresso gratuito.
Si ringrazia per la preziosa collaborazione Fototeca – Biblioteca Panizzi, Reggio Emilia per la disponibilità delle bellissime immagini di Luigi Ghirri che accompagnano il progetto.