Fino ad oggi erano stati assicurati alla Giustizia tre dei quattro autori di un assalto ad uno sportello Bancomat, ma i retroscena dell’indagine “SBANCO-MAT”, conclusasi oggi con l’esecuzione di undici provvedimenti emessi nei confronti di altrettante persone, rivelano una situazione molto più vasta e strutturata.
Le indagini, avviate d’iniziativa nell’ottobre dello scorso anno, proprio presumendo che il fenomeno degli assalti a sportelli Bancomat e a casse continue potesse rianimarsi nel periodo invernale, avevano condotto gli investigatori del capoluogo patavino ad individuare diversi filoni, il cui elemento comune era la delocalizzazione: in sostanza, le attività criminose risultavano condotte da gruppi di soggetti che si trovavano ad agire in contesti geograficamente lontani e per nulla collegati, neppure concettualmente, alle zone di provenienza dei “commandos”. Quella che oggi si è conclusa è stata, quindi, una prova – ampiamente superata – di funzionamento e di funzionalità delle sinergie interne all’Arma dei Carabinieri, da sempre impegnata sul fronte del controllo del territorio, oggi più che mai investita nella sfida di contrastare l’elevata capacità di mobilità dei criminali di operare su vaste aree del territorio nazionale.
Circa un anno di serrate indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Padova, dr. Roberti, hanno consentito ai Carabinieri di delineare la struttura dell’organizzazione, il “modus operandi”, la responsabilità di 21 assalti a sportelli ATM dislocati nelle Province di Padova, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena (il 2 Marzo scorso a Rovereto sul Secchia – tentato furto bancomat del banco San Geminiano e San Prospero), Ravenna, Udine e Verona, per un danno complessivo stimato in circa 2 milioni di euro.
Il G.I.P. dr.ssa Gambardella, sposando le risultanze investigative dei Carabinieri, ha emesso 11 provvedimenti dei quali 4 misure cautelari in carcere e 7 misure degli obblighi di dimora, per il “reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti con utilizzo di esplosivo danni sportelli bancomat” .
All’alba di oggi, 100 militari dei Comandi Provinciali Carabinieri di Padova, Treviso e Vicenza, hanno dato esecuzione ai provvedimenti dell’A.G., eseguendo contestualmente 30 perquisizioni domiciliari.
La maxi operazione ha consentito di infliggere un durissimo colpo nel contrasto al fenomeno, riuscendo a sostenere per la prima volta, in una situazione del genere, il reato associativo.