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Gestione pubblica dei servizi educativi. Successo a Guastalla per il convegno con l’assessore regionale Bianchi

convegno-guastallaUn modello di gestione virtuoso che ha permesso di fornire risposte universali alle richieste delle famiglie ed efficienza nei servizi educativi. La presentazione dei primi due anni di attività dell’Azienda Servizi Bassa Reggiana, avvenuta lunedì pomeriggio nella sala civica di Guastalla, ha messo in evidenza dati importanti, che sono stati oggetto di positiva riflessione da parte dell’assessore regionale alla Formazione Patrizio Bianchi, che ha partecipato alla tavola rotonda insieme alla presidente dell’Azienda Roberta Cardarello, al direttore Cristian Fabbi e al presidente dell’Unione dei Comuni Bassa Reggiana Giammaria Manghi.

Dopo i saluti del sindaco di Guastalla Giorgio Benaglia, i relatori si sono confrontati sul tema “La sfida della gestione pubblica dei servizi educativi” , davanti a un folto pubblico formato da insegnanti, pedagogiste ed educatrici dell’azienda. La discussione si è aperta con un video di interviste ai sindaci degli otto Comuni dell’Unione che hanno parlato dell’importanza del ruolo dell’asilo nido nelle rispettive comunità, sottolineando come sia passato da luogo “di servizio” a luogo “di formazione”. A seguire, Manghi ha posto in evidenza dati significativi dell’Azienda, come il tasso di scolarizzazione (che sfiora il 20% sul territorio della bassa reggiana, a fronte di una media nazionale dell’11,8%) e i costi delle rette (i Comuni dell’Unione possono vantare una media mensile di 235 euro, quando in Italia è di 302 e in Emilia Romagna di 319), ribadendo come questa esperienza corale abbia portato a risultati concreti e all’attenzione del Ministero delle politiche della famiglia.

Sono state quindi analizzate le caratteristiche gestionali dell’Azienda – che ha circa 300 dipendenti – con l’assessore Bianchi che ha speso parole d’elogio per l’organizzazione complessa della struttura. “In questo modo – ha spiegato – si concede al cittadino la possibilità di risparmiare risorse. Questo tipo di modello, arricchito da una continua ricerca, sarebbe da esportare anche in altri ambiti del Paese”.

Il direttore Fabbi ha ricordato le numerose collaborazioni e rapporti di scambio con l’estero che l’Azienda ha in essere, mentre la presidente Cardarello ha ribadito che “la qualità dei servizi non può prescindere dalla qualità della formazione”.

 
















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