Martedì 1 ottobre prendono il via le limitazioni al traffico previste dall’Accordo regionale sulla qualità dell’aria. Fino al 31 marzo 2014, quindi, sarà in vigore il divieto di circolazione per i veicoli pre–euro e i veicoli diesel Euro 1 ed Euro 2. Al giovedì e in ogni prima domenica del mese è previsto il blocco totale della circolazione.
Inoltre, nell’eventualità ci siano sforamenti per sette giorni consecutivi dei livelli giornalieri di PM10, le cosiddette polveri sottili, si bloccherà il traffico anche nella domenica immediatamente successiva al rilevamento.
Dall’1 dicembre 2013 al 7 gennaio 2014 i blocchi del giovedì e della domenica verranno sospesi. L’accordo regionale prevede inoltre di revocare le limitazioni del giovedì, nel caso in cui per sette giorni consecutivi le concentrazioni di polveri non abbiano mai superato il limite giornaliero: la verifica è prevista il martedì e l’eventuale revoca viene comunicata il mercoledì.
“I provvedimenti, analoghi allo scorso anno, sono stati confermati a livello regionale – spiega l’assessore all’Ambiente Simona Arletti – e siamo perfettamente consapevoli che non sono sufficienti. Ma la manovra rappresenta comunque un contributo indispensabile al miglioramento della qualità dell’aria che, però, deve passare anche da un cambiamento culturale con l’incentivazione della cosiddetta mobilità dolce e alternativa. E’ per questo – annuncia Arletti – che nei prossimi giorni, con una specifica ordinanza, stabiliremo la gratuità della sosta delle auto elettriche negli spazi a pagamento, provvedimento che si aggiunge ai contributi assegnati a chi acquista mezzi ecologici, mentre con i finanziamenti previsti nel pacchetto della manovra ‘Liberiamo l’aria’ verrà realizzata la pista ciclabile sulla Giardini, di collegamento tra la città e l’ospedale di Baggiovara”.
Il costo totale per il completamento del percorso ciclo-pedonale è di 647 mila euro e il contributo che arriverà dalla Regione è di 388 mila euro.
“Rispetto alla manovra – aggiunge l’assessore – auspichiamo che, come richiesto da alcuni Comuni, la Regione si impegni maggiormente nel confronto con i gestori delle autostrade, per ridurre le emissioni limitando la velocità nei tratti che attraversano zone densamente abitate. Secondo le stime dei tecnici, infatti, il traffico autostradale sarebbe responsabile di circa il 30 per cento del totale delle emissioni inquinanti dovute al traffico veicolare”.
Le limitazioni al traffico in vigore da martedì 1 ottobre riguardano i veicoli più inquinanti (benzina Euro 0 e diesel precedenti alla normativa Euro 3) tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30 e si estendono ai veicoli pre Euro 4 tutti i giovedì (8.30 – 18.30) e la prima domenica di ogni mese (dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30). Per i trasgressori sanzioni da 163 a 658 euro, più sospensione della patente da 15 a 30 giorni se la violazione si ripete nei due anni successivi.
Le informazioni sui veicoli interessati e sulle deroghe sono on line (www.comune.modena.it/mobilita). Anche la mappa interattiva dell’area in cui sono applicate le restrizioni al traffico è on line (www.comune.modena.it/liberiamolaria/mappa) e individua anche i parcheggi scambiatori dove è possibile lasciare l’auto per prendere mezzi di trasporto pubblico.
ECCO DOVE NON SI PUÒ CIRCOLARE
Ai parcheggi dello stadio in piazza Giovani di Tien An Men, al Novi Park e al Museo Casa Enzo Ferrari si potrà accedere liberamente anche nei giovedì e nelle domeniche di blocco del traffico. Alla stazione ferroviaria si arriverà anche da via Nicolò dell’Abate e non soltanto dal parcheggio Porta Nord. Sono confermate anche quest’anno le principali novità introdotto l’anno scorso nella definizione della zona interessata alle limitazioni del traffico previste dalla manovra antinquinamento (www.comune.modena.it/liberiamolaria/mappa).
L’area soggetta a limitazioni del traffico ha una superficie pari a 10,9 kmq, copre il 6 per cento del territorio comunale (il 27 per cento di quello urbanizzato), ospita il 44 per cento dei residenti in Comune di Modena.
Queste le strade che definiscono il perimetro: tangenziale Neruda, via Giardini, via Panni, via Salvo d’Acquisto, via Pallanza, via Pavia, via Vaciglio, via Montanari, via Campi, via Emilia Est, via Saliceto Panaro, via Minutara, via Divisione Acqui, viale dello Sport, via Malavolti, tangenziale Pasternak, via Nonantolana, via Cuboni, via Stanguellini, via Paolo Ferrari, via Soli, via Piave, via Muzzioli, viale Caduti in Guerra, piazzale Natale Bruni, viale Crispi, viale Monte Kosica, viale della Cittadella, piazza della Cittadella, viale IV Novembre, viale Cialdini, via Zucchi, viale Italia.
Ecco i parcheggi scambiatori dove è possibile lasciare l’auto per prendere mezzi di trasporto pubblico: polo scolastico Leonardo, polisportiva Corassori, Motorizzazione civile, direzionale Manfredini, istituti Guarini – Selmi, cinema Raffaello, polisportiva Saliceta S. Giuliano, Parco Amendola Sud su via Panni, parco della Repubblica su via Salvo d’Acquisto, centro commerciale “La Rotonda”, centro commerciale “Le Torri”, polisportiva Modena Est, centro commerciale “I Portali” e Palazzo dello Sport, piscina Pergolesi, polisportiva Villa d’Oro, centro commerciale “Torrenova”, mercato ortofrutticolo (via del Mercato), sede di Hera in via Razzaboni e sede New Holland, Cimitero San Cataldo, parcheggio del negozio Obi, parcheggio di via Gottardi, polisportiva Gino Pini, polisportiva di Cognento, polisportiva Baggiovara, piazza Giovani di Tien An Men. Sarà inoltre possibile accedere al nuovo parcheggio sotterraneo Novi Park.
EMERGENZA? GIÙ IL RISCALDAMENTO
La riduzione di un grado della temperatura negli ambienti riscaldati è tra le misure di carattere emergenziale, oltre ai blocchi domenicali della circolazione, previste in caso di troppi sforamenti consecutivi della qualità dell’aria. Ma, prima di procedere con i provvedimenti più restrittivi, l’Accordo regionale prevede che la Regione convochi il tavolo dei sindaci.
Secondo i dati Aci (2010) in città ci sono 115 mila auto, la metà delle quali soggetta ai blocchi del giovedì o della domenica, e si stima che circa il 70 per cento delle emissioni delle polveri siano dovute al traffico. A Modena, nel 2012, per le polveri, sono stati registrati 85 superamenti del valore limite giornaliero (stazione Giardini), mentre il valore medio annuale è risultato entro il limite pari a 38 microgrammi per metro cubo. Benché si sia ancora lontani dal riuscire a rispettare il numero massimo di superamenti del valore limite giornaliero, se si analizza l’andamento delle rilevazione nella stazione Giardini risulta che in sei anni si è ridotto del 30 per cento il numero dei superamenti: dai 120 del 2007 agli 85 del 2012. Ma è soprattutto il valor medio delle concentrazioni che mostra come la riduzione dei livelli sia generalizzata: dai 48 microgrammi per metro cubo misurati nel 2007 si è passati ai 38 microgrammi per metro cubo misurati nel 2012.
CONTRIBUTI PER VEICOLI ELETTRICI
Sono stati 4.249 in 12 anni, tra il 2001 e il luglio 2013, i contributi assegnati a cittadini modenesi per l’acquisto di un mezzo ecologico (biciclette, ciclomotori, motocicli e autoveicoli), per una spesa totale di un milione e 26 mila euro. Il sostegno alla diffusione dei veicoli elettrici ha l’obiettivo di promuovere la mobilità sostenibile e la riduzione delle emissioni inquinanti. Per informazioni si può contattare l’Urp tel. 059 20312. L’incentivo è oggi fissato al 14 per cento del prezzo di listino (Iva inclusa) per l’acquisto delle diverse tipologie di veicoli e tecnologie; l’entità del contributo non può tuttavia superare le seguenti cifre: 145 euro per velocipedi a pedalata assistita da motore elettrico a da due a quattro ruote; 310 euro per ciclomotori a due ruote a trazione elettrica; 1.033 euro per ciclomotori a tre o quattro ruote a trazione elettrica; 2.066 euro per autoveicoli elettrici e la stessa cifra per autoveicoli e mezzi di trasporto merci fino a 35 quintali a trazione elettrica.
Nel 2012 sono stati erogati 171 contributi per un importo di quasi 24 mila euro. Da gennaio a luglio 2013 sono stati erogati 78 contributi per un importo di oltre novemila euro suddivisi così: 67 contributi per bici, uno per scooter, nove per accumulatori e uno per quadriciclo.
Il protocollo d’Intesa fra il Comune e le aziende produttrici o rivenditori per la distribuzione di veicoli elettrici è stato approvato nel 2010 e presto potrebbe essere rinnovato.