Il grande Tir partito da Modena a fine luglio ed arrivato poche settimane fa al campo profughi di Mahmura nel Nord Iraq, ha depositato il suo ingente carico di preziose attrezzature sanitarie raccolte nel modenese dalla Cgil. Il primo importante obiettivo è stato perciò realizzato, dopo un difficile viaggio durato ben 32 giorni, costellato di blocchi ed artificiosi ostacoli frapposti in più occasioni dalle autorità del Governo Turco, col definitivo attraversamento della frontiera “calda” con l’Iraq.
Una ristretta delegazione della Cgil modenese partirà in questi giorni con un secondo urgente obiettivo. Ne fa parte anche Franco Zavatti organizzatore dell’invio di quel materiale.
Andranno al campo di Mahmura nella regione del Kurdistan irakeno, lungo il confine siriano, per verificare l’integrità del carico sanitario, da poco là arrivato, e le prime attività in atto per la sistemazione di un “ospedale da campo”, necessario per affrontare le crescenti emergenze sanitarie dei circa 17.000 profughi, per lo più kurdi, fuggiti dall’area nord orientale della Siria sconvolta dalla guerra e teatro della cruenta presenza armata jihadista.
Si verificherà la messa in funzione di quella urgente struttura sanitaria, capace di offrire un servizio funzionale per la diagnostica, la terapia e la chirurgia d’emergenza.
Si cercherà di consolidare una collaborazione stabile con l’Agenzia dell’ONU per i Rifugiati (UNHCR) e di valutare la necessità dell’invio di un tecnico sanitario modenese.
In contatto con l’Ong italiana “un ponte per…” si cercherà poi di arrivare al Campo di Domiz, sempre sul versante del confine siriano, per verificare le condizioni umanitarie – che risultano drammatiche – dei circa 70.000 profughi ammassati nella tendopoli dell’UNHCR, e le più urgenti tipologie di fabbisogno sanitario, valutando così ulteriori possibili interventi di solidarietà e cooperazione umanitaria .
Si andrà per vedere l’esito concreto del contributo della Cgil di Modena, che rappresenta poco più di un bicchierino d’acqua pulita nel grande stagno degli oltre 200.000 rifugiati che la tragedia siriana ha “scaricato” oltre il confine iracheno, nella regione autonoma kurda.
Di seguito l’elenco delle attrezzature sanitarie caricate sul Tir e donate al campo profughi di Mahmura:
– 20 letti a movimentazione idraulica
– alcuni diafanoscopi per lettura lastre radiologiche
– due ventilatori polmonari
– un defibrillatore
– una fonte luminosa operatoria
– un aspiratore chirurgico
– un tavolo urologico-operatorio
– una lampada scialitica per piccoli interventi
– un microscopio
– 100 confezioni di gel disinfettante
foto del TIR partito in luglio da Modena