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La polizia di Reggio Emilia ferma ‘i signori degli anelli’… falsi

polizia-anelliNella serata di ieri l’Ufficio Volanti coadiuvato da due pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna ha svolto un servizio di controllo del territorio che ha interessato le vie cittadine. L’operazione di vigilanza territoriale ha portato al fermo per identificazione di 72 persone, delle quali 4 denunciate, e al controllo di 18 autovetture.

Alle ore 21.30 in via Paradisi veniva fermato dal personale del Reparto Prevenzione Crimine un furgone con targa tedesca occupato da quattro rumeni, tre uomini e una donna.

Da subito i quattro manifestavano segni di insofferenza al controllo. infatti dallo stesso emergeva che il quartetto era di fatto senza fissa dimora in Italia, ma soprattutto la donna aveva dei precedenti di polizia per aver tentato di vendere monili in oro ma che in realtà erano di semplice metallo e inoltre era gravata di un divieto di ritorno nel Comune di Tortona (AL).

Gli Agenti notavano 3 anelli color oro sul pianale lato passeggero e alla domanda sull’appartenenza dei monili i fermati, dopo alcuni secondi di silenzio, rispondevano che non erano oggetti preziosi, gli oggetti però benché falsi recavano il codice identificativo dell’oro 18 KT 750. La successiva perquisizione del mezzo portava al rinvenimento di ulteriori 94 anelli recanti il codice identificativo dell’oro, occultati in una calza sotto un sedile. A giustificazione di tale possesso i rumeni dichiaravano il presunto acquisto dei monili da una donna ignota in tempo e luogo imprecisati.

G. D nato nel1979, G. N. nato nel 1986, G. I. A. nato nel 1980 e J. V. I. nata nel 1982, i quali si trovavano nella città di Reggio Emilia senza nessun fondato motivo se non quello di tentare di imbrogliare ingenui acquirenti convinti di fare l’affare, venivano denunciati per il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, inoltre a loro carico veniva avviato il procedimento amministrativo per l’adozione dell’ordinanza di rimpatrio oltre all’ingiunzione di non far rientro nel Comune di Reggio Emilia.

 
















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