I rappresentanti del “Comitato di quartiere Parco” sono stati convocati la scorsa settimana dagli assessori Buffagni e Corrado in merito alla questione “Casa nel Parco” e sono stati da questi informati della decisione della giunta di riproporre per la gestione del locale un nuovo bando tale e quale al precedente che – si legge nella nota – ha avuto pesanti ripercussioni dal punto di vista economico e della vivibilità del quartiere.
“Siamo scandalizzati – affermano i rappresentanti del Comitato – nell’apprendere che la giunta commetta ancora una volta gli stessi errori. Ancora non è chiaro quanto i cittadini dovranno pagare per la sanzione che la Guardia di Finanza ha comminato sulla precedente gestione per carenze non sue, ma per aver agito come il Comune aveva chiesto col bando, che già la giunta ripropone la stessa formula che, ovviamente, non potrà che dare gli stessi risultati”.
La scorsa estate – continua la nota del Comitato del quartiere Parco – le fiamme gialle sanzionarono il Temple Bar per 60.000 euro in quanto ritennero che un associazione non potesse gestire un’attività commerciale come un bar. In realtà l’associazione aggiudicataria aveva fatto ciò che le era richiesto dal bando del Comune.
Il Comitato ha chiesto all’assessore Buffagni di soprassedere a qualsiasi bando relativamente alla Casa del Parco poiché il quartiere e’ stato devastato: luci e segnaletiche divelte, arredi urbani e giochi del vicino parchetto distrutti, muri della scuola imbrattati, vetri e rifiuti ovunque, anche ora che alcuni esaltati continuano a frequentare la zona in attesa della riapertura del locale. Occorre innanzitutto eliminare questo fenomeno che il Comune – aggiunge la nota – ha creato permettendo una gestione irrispettosa delle regole e del territorio poi si può pensare a una riapertura del locale al servizio e nel rispetto dell’intera collettività e non di una cosiddetta aggregazione giovanile che abbiamo constatato troppe volte essere ben altro.
“Da tempo chiediamo un confronto alla giunta sul quartiere, invece veniamo informati delle decisioni solo quando queste sono già state prese. Chiediamo all’amministrazione di aprire un confronto vero, chiamando i residenti del quartiere e i potenziali frequentatori della Casa nel Parco e decidere insieme cosa fare del locale e come farlo”.
Non manca una nota polemica: “Gira già il nome dell’associazione che vincerà il bando. Non sappiamo se questo è vero, ma sappiamo che persone dell’associazione hanno avuto accesso ai locali che dovrebbero essere chiusi. Non vorremmo che l’assegnazione avvenisse per guadagnare qualche volto alle imminenti elezioni, lasciando poi ai sassolesi il conto da pagare di un’altra gestione fallimentare”.