Jack DeJohnette, Jan Garbarek, John McLaughlin “Shakti” e Dave Douglas, Bad Plus, Opus Five, ma anche progetti didattici, premi, tribute in teatri e club. E’ il cuore del programma dell’ottava edizione del Bologna Jazz Festival, che si svolgerà dal 26 ottobre al 27 novembre offrendo agli appassionati l’occasione di partecipare a oltre un mese di programmazione ad altissimi livelli.
La presentazione del Bologna Jazz Festival si è tenuta questa mattina a Bologna, presenti tra gli altri il presidente Federico Mutti, il direttore artistico Francesco Bettini, l’assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna Massimo Mezzetti, l’assessore alla Cultura del Comune di Bologna Alberto Ronchi, il direttore relazioni esterne del Gruppo Hera Giuseppe Gagliano e il consigliere delegato per le attività culturali della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Maura Pozzati.
“Un mese di festival – ha spiegato il presidente Federico Mutti – è lo slogan scelto per questa edizione per sottolineare come, in tempi di crisi nei quali le programmazioni tendono a ridursi o scomparire, il festival abbia puntato invece sulla scommessa di rilanciare con una programmazione più estesa e variegata, mirando a rivolgersi e all’incrociarsi di diversi tipi di pubblico”.
“Il Festival – ha commentato l’assessore Mezzetti – ha saputo raccogliere un’eredità importante, sapendola innervare con caratteri di innovazione: non era facile dare un simile impulso, e la Regione, che già sostiene questa manifestazione con un triennale, si augura di poter consolidare questo sforzo anche nei prossimi anni”.
L’ottava edizione del Bologna Jazz Festival è organizzata dall’Associazione Bologna in Musica con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Bologna, del main sponsor Gruppo Hera, della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, della Fondazione Carisbo e della Camera di Commercio.
Si tratta di un’edizione ricca di nuovi contenuti, che si presenta con una formula notevolmente ampliata, temporalmente e spazialmente, con nuove sedi e iniziative inedite per il festival.
La rassegna propone un palinsesto che, sviluppandosi per oltre un mese di programmazione, offre agli appassionati l’occasione di partecipare a un consistente numero di serate nei migliori teatri e nei più prestigiosi club di Bologna e Ferrara.
Accanto alla programmazione in location storiche per Festival come il Teatro Duse e il Teatro Manzoni, da quest’anno è presente infatti anche l’ Arena del Sole, e si è estesa la rete dei jazz club aderenti alla manifestazione con La Scuderia di Piazza Verdi, luogo di ritrovo della città universitaria che sarà teatro della parte di programmazione più strettamente connessa all’attualità del panorama jazzistico di marca newyorchese.
Il progetto didattico e altro…
Ma la novità forse più grande di quest’anno riguarda un progetto didattico dedicato alla città e realizzato con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, che coinvolgerà il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, e il quintetto statunitense Opus 5 in clinics e masterclass di arrangiamento, e che culminerà nello spettacolo originale “Afro-american Sacred Sketches: From Ellington to Mingus”, realizzato appositamente per il Festival. Ai migliori studenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio, verrà inoltre destinata una borsa di studio intitolata a Massimo Mutti, compianto ideatore del rinato Bologna Jazz Festival.
“Di lui – ha ricordato il figlio Federico – nonostante tutte le innovazioni che abbiamo introdotto, abbiamo cercato di mantenere lo stile. Come si usa nel jazz, ci ha dato una sorta di ‘standard’ sul quale noi possiamo suonare la nostra musica”.
Come sempre inoltre, il vasto programma del festival contemplerà appuntamenti in teatri della provincia bolognese (a San Giovanni in Persiceto ed Anzola), e numerosi concerti in club aderenti alla manifestazione, come il Bravo Caffé, la Cantina Bentivoglio ed il Take Five.
Allo scopo di coinvolgere un sempre crescente numero di appassionati, è nata la Bologna Jazz Card, una tessera che garantisce agli affiliati la possibilità di godere di eccezionali condizioni nell’acquisto di abbonamenti e dei singoli biglietti, unitamente a numerose altre agevolazioni.
Realizzato grazie alla preziosa disponibilità e supporto del Gruppo Hera e di Tper, si è potuto inoltre realizzare l’Autobus del Jazz, un’originale iniziativa per annunciare la prossima edizione andando oltre la semplice pubblicità, trasformando un mezzo di trasporto in un’esperienza suggestiva. L’intero autobus è stato ricoperto esternamente da immagini dei tre protagonisti principali della prossima edizione (DeJohnette, Remember Shakti e Garbarek), mentre all’interno una mostra fotografica di scatti originali ripercorre i jazzisti di fama mondiale passati per la città nell’ultimo cinquantennio, dalle storiche edizioni del Festival Internazionale alle più recenti del Bologna Jazz Festival, il tutto accompagnato dalle note dei loro più celebri brani. I bus, che si alterneranno su diverse linee, saranno in circolazione per le vie della città per un periodo di due mesi.
Un altro nuovo canale di comunicazione per il festival sarà una App dedicata alla storia del jazz a Bologna e al Bologna Jazz Festival. Si chiamerà “Bologna Jazz Festival”, ed il progetto è nato nell’ambito del corso di Multimedialità per i beni culturali dell’Accademia di Belle Arti di Bologna in collaborazione con map2app, startup bolognese che fornisce una piattaforma web per creare app territoriali in modo semplice e veloce. La nomina nel 2006 della città come “Città Creativa della Musica” Unesco, in quanto ricca di tradizione musicale e impegnata a promuovere la musica come mezzo di comunicazione della cultura, ha dato appunto l’idea di unire comunicazione, creatività e musica attraverso la creazione di un’App che possa consentire al pubblico di compiere un viaggio interattivo tra i momenti più significativi della storia del jazz a Bologna, ma anche di funzionare come un facile strumento di consultazione per i fruitori del festival.
Il programma
Il festival sarà inaugurato dal ritorno in Europa di John McLaughlin e Zakir Hussain con lo speciale tour in quintetto Remember Shakti (sabato 26 ottobre, Teatro Manzoni), pensato per celebrare i 40 anni di amicizia e musica che li uniscono in quello che molti ritengono essere il primo progetto di World Music della storia.
Tim Berne, da oltre trent’anni protagonista della scena downtown newyorchese, seguirà al Torrione di Ferrara (lunedì 28 ottobre) con il suo progetto dal taglio più spiccatamente cameristico.
Dave Douglas, trombettista americano, acclamato come band leader e solista della storica band Masada di John Zorn, sta festeggiando nel 2013 i 50 anni d’età e i 20 di carriera con il tour del nuovo album “Time Travel”. Con il suo quintetto, Douglas sarà venerdì 1 novembre a Bologna (La Scuderia) e sabato 2 novembre a Ferrara (Il Torrione)
Un altro grande protagonista sarà il Jack DeJohnette Group feat. Don Byron (5 novembre, Teatro Duse), ovvero colui che è probabilmente il più grande batterista jazz in attività, titolare di innumerevoli progetti e collaborazioni (tra cui Gateway, New Directions, Special Edition, i Parallel Realities con Hancock e Metheny, e la trentennale militanza nel trio di Keith Jarrett), in uno straordinario quartetto forte della presenza dell’originalissimo strumentista, compositore e arrangiatore Don Byron. Nel pomeriggio del 5, si terrà inoltre un incontro pubblico con il musicista, a cura del critico Stefano Zenni.
Il 6 e 7 novembre a Bologna (Cantina Bentivoglio) e sabato 9 al Torrione di Ferrara, sarà la volta degli Opus 5, all star band formata nel 2011 da musicisti che hanno fatto parte in varie fasi, o sono tuttora membri, della Mingus Dynasty e della Mingus Big Band.
Gli Opus 5 saranno coinvolti anche nella produzione originale del Bologna Jazz Festival di quest’anno, il Progetto Didattico “Massimo Mutti” – Prima Edizione. Realizzato con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e in collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna, mercoledì 6 novembre alle ore 11.00, presso il Conservatorio, il critico Stefano Zenni aprirà l’attività didattica con una lettura storico-musicologica che traccerà le linee guida del progetto. La settimana culminerà nel doppio concerto presso l’Oratorio San Filippo Neri (10 novembre, h 17.30 e 21.30) “Afro-American Sacred Sketches: from Ellington to Mingus” e nella consegna, sempre presso l’Oratorio (h. 21.15), del Premio Massimo Mutti, consistente in borse di studio per la Fondazione Siena Jazz – Accademia Nazionale del Jazz per i migliori allievi del Conservatorio.
Il corso “normale” del festival riprenderà immediatamente il giorno dopo: l’11 novembre al Torrione e il 12 novembre a Bologna (La Scuderia) sarà di scena il gruppo Fly di Marc Turner, Larry Grenadier e Jeff Ballard, formazione compatta di grande qualità, nota per due terzi anche per le ripetute collaborazioni con il coetaneo Brad Mehldau.
Un grande veterano come Tom Harrell sarà il 14 e 15 novembre alla Cantina Bentivoglio di Bologna e il 16 novembre a Ferrara (Il Torrione).
Il 18 novembre, una produzione di Ferrara Musica porterà al Teatro Comunale estense lo Stefano Bollani Danish Trio. Per il BJF torna a esibirsi al Teatro Comunale di Ferrara in uno specialissimo concerto dedicato ai dieci anni di sodalizio con il suo Danish Trio, il bassista e batterista danesi Jesper Bodilsen e Morten Lund.
Una proposta strettamente connessa all’attualità del panorama jazzistico di marca newyorchese saranno i The Bad Plus, alla Scuderia (Bo) il 22 e al Torrione (Fe) il 23 novembre. Salutati dalla critica statunitense come “il trio dal suono più particolare emerso dai tempi dei Nirvana”, The Bad Plus, assieme dal 2000, è il progetto musicale di tre musicisti post-moderni che combinano abilità, dinamici contrasti musicali e una buona dose di sensibilità e di humor.
Il 27 novembre (Arena del Sole, Bologna), il concerto di chiusura del festival sarà, in esclusiva nazionale, affidato allo Jan Garbarek Group feat. Trilok Gurtu, ovvero una delle voci-simbolo che hanno plasmato il suono della Ecm dal 1970 ad oggi (Officium, la sua collaborazione con lo Hilliard Ensemble, è a tutt’oggi tra i best seller assoluti dell’etichetta). Autentico viaggiatore tra i mondi sonori di jazz, classica, ambient, melodie scandinave e world music, Garbarek si presenterà a Bologna a capo del suo acclamato quartetto formato dal tastierista tedesco Rainer Brüninghaus, il bassista brasiliano Yuri Daniel, e il polistrumentista indiano Trilok Gurtu.
… e ancora a Bologna e provincia
Come sempre, i concerti principali non esauriscono il vasto programma del festival che contempla altri due concerti in teatri della provincia bolognese, e numerosi appuntamenti nei club cittadini aderenti: Bravo Caffé, Cantina Bentivoglio e Take Five.
A San Giovanni in Persiceto, l’Anzola Jazz Club in collaborazione con Lepida TV e Magazzini Sonori, presenterà giovedì 31 ottobre il Marcello Molinari 4et. L’ingresso è a offerta libera.
L’altro concerto in provincia si terrà il 4 novembre presso la Biblioteca “De Amicis” di Anzola dell’Emilia con il Carlo Atti Superbalance 4tet. L’ingresso, a offerta libera, andrà in favore di Ant.
Al Bravo Caffè, mercoledì 30 ottobre, si esibiranno Bireli Lagrene e Giuseppe Continenza, duo di recente formazione di due maestri indiscussi della chitarra jazz. Sebbene le sue radici affondino chiaramente nella musica di Django Reinhardt, Bireli Lagrene si è espresso con successo anche in ambiti elettrici.
Mercoledì 13 novembre il Bravo Caffè propone l’Antonio Faraò American 4et Featuring Joe Lovano. Faraò, uno dei massimi esponenti del pianoforte jazz in Europa, dopo aver scritto pagine di assoluto valore musicale accanto a colleghi del calibro di Bob Berg, Jack DeJohnette e Eddie Gomez, è giunto con “Evans” (Cristal Records 2013) al disco della maturità.
La programmazione collaterale della Cantina Bentivoglio metterà in gioco con The Art of The Duo due duetti di protagonisti della scena jazzistica italiana ed europea contemporanea: Gianluca Petrella e Giovanni Guidi (martedì 19 novembre) sono due artisti che esemplificano in modo assolutamente convincente, delineando nuove strade, lo stato di grazia che sta vivendo il jazz italiano; Mattia Cigalini ed Enrico Zanisi (Martedì 26 novembre) costituiscono un incontro inedito tra due leader di collaudate formazioni che hanno fatto incetta di prestigiosi riconoscimenti da parte della critica di settore, impegnati in un programma tra brani pop e standards jazzistici.
Un insolita proposta sarà il “Jazz brunch” (il concerto si terrà infatti alle 13) con uno speciale Cedar Walton Tribute 5tet, omaggio capitanato da Piero Odorici e Jim Rotondi affiancati da Danny Grisset, Darryl Hall e Willie Jones III, ad uno dei maestri del modern jazz che nella sua lunga carriera ha stretto un legame indissolubile con la città petroniana.
Spazio soprattutto ai talenti italiani (ma non solo) verrà dato al Take Five con World Music Days, quattro imperdibili appuntamenti all’insegna della contaminazione musicale ed eno-gastronomica. Jazz e World Music d’eccellenza vedranno avvicendarsi ispirazioni tra Brasile, Marocco, Grecia e Italia con Siroko (29 ottobre), Barbara Casini “Sozinha” (8 novembre), Fawda Trio (20 novembre) e il Mesogaia Project (21 novembre), accompagnati da cucina fusion di ispirazione afro-brasiliana della chef, cantante e compositrice Nilza Costa.
Le sedi
Teatro Manzoni, Via de’ Monari 1-2, Bologna, tel. 051 656967
Teatro Duse, Via Cartoleria, 42 Bologna , Tel. 051 231836
Arena del Sole, Via Indipendenza 44, Bologna, Tel. 051.2910910
Teatro Comunale di Ferrara, Corso Martiri della Libertà, 5, Ferrara, tel. 0532 202675
La Scuderia, Piazza Verdi 2, Bologna, Tel. 051 6569619
Torrione San Giovanni, Via Rampari di Belfiore 167, Ferrara, Tel. 339 7886261
Cantina Bentivoglio, Via Mascarella, 4/b, Bologna, tel. 051 265416
Oratorio San Filippo Neri, Via Manzoni 5, Bologna, tel. 051 225128
Bravo Caffé, Via Mascarella, 1 – Bologna – Tel. 051 266112
Take Five, Via Cartoleria, 15 – Bologna – tel. 051 229 0397
Cineteatro Fanin, Piazza Garibaldi, 3c – San Giovanni in Persiceto (Bo)
Biblioteca Edmondo De Amicis, Piazza Giovanni XXIII, 2 – Anzola Dell’Emilia (Bo)
Conservatorio di Musica “G.B. Martini”, Piazza Rossini, 2, Bologna, tel. 051 221483
Tutte le informazioni sul programma, sui prezzi dei biglietti, sulle modalità di acquisto, le vantaggiose formule di abbonamento e le riduzioni di Bologna Jazz Festival 2013 sono disponibili sul sito www.bolognajazzfestival.com
Immagine: Jan Garbarek