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Start Cup – Spinner 2013, premiate oggi le start up innovative

Vettori per la terapia genica, prodotti con una tecnologia esclusiva e destinati ad industrie e centri di ricerca interessati a ingegneria cellulare, terapia genica, medicina rigenerativa e identificazione di nuovi farmaci. È l’invenzione con cui la start up ferrarese NuvoVec si è aggiudicata questa mattina l’edizione 2013 della Start Cup – Spinner 2013 Emilia-Romagna, la business plan competition che coinvolge il programma Spinner della Regione e tutti gli atenei emiliano-romagnoli. Insieme ad altre due start up sul podio – la Elements di Cesena e la CellDynamics di Bologna – parteciperà al Premio nazionale dell’innovazione (Pni) in programma a Genova.

Start Cup – Spinner 2013 Emilia-Romagna si rivolge a persone o gruppi che vogliono sviluppare idee imprenditoriali ad alto contenuto di conoscenza, anche per favorire la nascita di start up innovative, ed è nata nel 2010 dalla collaborazione tra Spinner 2013 – il Programma della Regione Emilia-Romagna di interventi per la qualificazione delle persone nel settore della ricerca e della innovazione tecnologica cofinanziato dal Fondo sociale europeo – e le università emiliano-romagnole e con il supporto del Partner strategico CARISBO.

“L’innovazione genera sviluppo – ha detto l’assessore regionale al Lavoro, Università e Ricerca Patrizio Bianchi – Scienza e tecnologia sono una importantissima base di partenza, le nuove imprese nascono dalla ricerca. Dobbiamo sostenere i giovani nel riuscire a fare delle loro idee qualcosa di concreto e produttivo, e questa iniziativa va esattamente in questa direzione”.

“Vogliamo stimolare e sostenere le iniziative imprenditoriali innovative ad alto contenuto di conoscenza, – ha dichiarato Giuseppe Pallotta, direttore generale di Carisbo – perché riteniamo possano diventare le nuove imprese del domani che faranno crescere e andranno ad arricchire il già forte tessuto imprenditoriale della nostra regione. Con i servizi e finanziamenti Carisbo dedicati alle start up possiamo dare il nostro contributo a questo processo.”

Il progetto con cui NuvoVec si è aggiudicata il primo premio (5 mila euro) e la partecipazione al Pni si basa sulla produzione di un sistema di trasferimento genico, realizzato grazie a proprie tecnologie esclusive, utile per industrie e centri di ricerca accademici e privati impegnati in studi sull’ingegneria cellulare, la terapia genica, la medicina rigenerativa e l’identificazione di nuovi farmaci.

Seconda start up classificata, la cesenate Elements (4 mila euro in servizi specialistici) intende realizzare microchip da utilizzarsi nella produzione di strumentazione di misura miniaturizzata, ed è basata su tecnologie microelettroniche proprietarie. Tale strumentazione trova applicazione in tutti i settori riguardanti la misura di segnali provenienti da famiglie diverse di nanosensori (sensori naturali o artificiali delle dimensioni nanometriche). La principale innovazione caratterizzante l’idea di impresa ELEMENTS risiede nella miniaturizzazione della strumentazione di misura e, più in particolare, delle interfacce elettroniche per nanosensori. La miniaturizzazione è resa possibile grazie all’utilizzo di microchip opportunamente progettati e realizzati. La microelettronica, e quindi i microchip, consentono di abbattere i costi di produzione, quindi ampliare i mercati di riferimento della strumentazione altrimenti destinata a specifici e ristretti ambiti di utilizzo, quali, ad esempio, i laboratori di ricerca.

Terzo gradino del podio, infine, per la bolognese CellDynamics, (3 mila euro in servizi specialistici) che si propone di produrre e commercializzare un dispositivo per analisi cellulare. Lo strumento, innovativo, high-tech ed economico, permette di ottenere analisi dinamiche di singola cellula difficilmente ricavabili altrimenti. Tra le possibili applicazioni lo sviluppo di nuovi farmaci e la selezione di terapie personalizzate su pazienti oncologici.

 

















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