”Ho appena ricevuto una lettera di insulti e di minacce perché i deviati sessuali non dovrebbero stare nelle istituzioni. Se ci fosse una legge contro l’omofobia lo chiameremmo per quel che è: un crimine d’odio omofobo”. Lo denuncia Cathy La Torre, consigliera comunale di Sel a Bologna e attivista del movimento gay, al centro della polemica dopo la proposta di aggiornamento della dicitura ‘genitore’ sui moduli scolastici.
La solidarietà di Raffaele Donini, segretario del PD di Bologna: “Voglio esprimere la solidarietà umana e politica mia personale e del PD di Bologna a Cathy La Torre per le minacce ricevute in modo anonimo, nella lettera a lei recapitata, di chiara impronta omofobica. Ciò mi spinge a pensare quanto sia urgente approvare nel nostro Paese una legge severa contro l’omofobia. Nel merito della vicenda, ritengo che la discussione sia la solita “bagarre alla bolognese” di cui farei volentieri a meno. Magari sarebbe più interessante se fosse concentrata sull’obiettivo di dare sempre maggiore risposta alle richieste di servizi per l’infanzia, peraltro di livello eccellente nel nostro territorio, anziché accapigliarci in modo ideologico e muscolare su come debba essere compilato un modulo. La gente potrebbe anche chiedersi, magari anche chiederci, se proprio non ci sia un modo per rimuovere le discriminazioni senza tuttavia cancellare le parole “madre” e “padre””.
