Ci sarà anche una qualificata rappresentanza della cooperazione sociale reggiana alla manifestazione organizzata dalla Alleanza delle Cooperative Italiane che si svolgerà domani a Roma nell’Aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari. Un appuntamento importantissimo, perché proprio in Parlamento i cooperatori esprimeranno tutto il loro dissenso all’aumento dal 1 gennaio 2014 dell’Iva al 10% per le prestazioni socio-sanitarie ed educative effettuate dalle cooperative sociali (servizi per l’infanzia, Rsa, assistenza domiciliare, comunità per minori, centri per disabili). Il provvedimento contestato dall’Alleanza delle Cooperative Italiane è stato assunto nella Legge di stabilità.
Sarà l’occasione per ribadire alle forze politiche e al Governo gli effetti nefasti di un simile provvedimento, con cui si mette in gioco non solo la stabilità di molte imprese, ma prima ancora la stessa tenuta di tanta parte del sistema welfare. In Italia, infatti ci sono circa 12.000 cooperative sociali e loro consorzi, che occupano 380.000 persone e raggiungono con i loro servizi 6 milioni di cittadini. “Siamo di fronte – spiegano i rappresentanti di Confcooperative e Legacoop – ad un aumento del 150% (dal 4% al 10%) che se non sventato avrà dei pesanti contraccolpi sul welfare del paese con 500.000 persone (minori, disabili e anziani non autosufficienti) senza servizi. E sarà un colpo di mannaia anche per l’occupazione: 43.000 persone che perderanno il lavoro”.
La cooperazione sociale tutta chiederà la mobilitazione delle forze politiche, come hanno già fatto Confcooperative e Legacoop nei giorni scorsi in un incontro con i parlamentari reggiani del Pd.
“Si tratta di un aumento – spiegano Roberto Magnani di Confcooperative e Carlo Possa di Legacoop – che avrà effetti gravissimi anche a Reggio Emilia, una provincia che vanta una forte presenza cooperativa proprio nei settori toccati dall’aumento dell’Iva. Si tratta di servizi importanti, delicati e di grandissima utilità per le famiglie, Il risultato – aggiungono i rappresentanti della cooperazione – sarà quello di aggravare i bilanci del pubblico, delle famiglie, della cooperazione sociale o, al contrario, di costringere ad un “taglio” dei servizi proprio alle persone e alle famiglie. Nella provincia di Reggio Emilia, secondo i recenti dati elaborati dall’Osservatorio del Terzo Settore, ci sono oltre 100 cooperative sociali con una occupazione di 4000 lavoratori, e una parte rilevante di questa realtà sarà toccata dal provvedimento sull’Iva. Le nostre stime parlano di oltre 7 milioni di euro di spesa in più, che non sono sostenibili – senza tagli da effettuare su altri servizi – da parte delle amministrazioni locali e a maggior ragione da famiglie che già scontano una crisi economica pesantissima; analogamente non sono sostenibili dalle cooperative sociali, che dovrebbero ridurre i servizi e, con essi, l’occupazione”.
Al mondo politico, ai parlamentari, ma anche agli stessi esponenti delle amministrazioni pubbliche, Confcooperative e Legacoop chiederanno di opporsi fermamente a questo aumento dell’Iva, perché in gioco ci sono gli interessi di tante imprese e lavoratori, di tante famiglie e, al tempo stesso, la tenuta di un sistema di protezione sociale che rischia di perdere pezzi fondamentali.
Alla manifestazione di domani a Roma interverranno, tra gli altri Giuseppe Guerini, portavoce dell’Alleanza Cooperative Sociali, Enrico Giovannini, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Enzo Moavero Milanesi, ministro per gli Affari Europei, Maurizio Lupi, ministro Infrastrutture e Trasporti; Stefano Fassina, viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Sacconi, presidente Commissione Lavoro Senato; Mauro Marino, presidente Commissione Finanze e Tesoro Senato, Piero Fassino, presidente Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, Dario Franceschini, ministro Rapporti con il Parlamento, Giuliano Poletti, presidente Alleanza Cooperative Italiane.