Scongiurata la chiusura dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Mirandola dopo il grido d’allarme lanciato dal sindacato Fp/Cgil di Modena. L’ufficio di Mirandola era infatti a rischio soppressione a seguito della determinazione della direzione Generale dell’Agenzia delle Entrate di chiudere alcuni uffici periferici sul territorio nazionale.
Nei giorni scorsi si sono svolti incontri tra i sindacati di categoria e la Direzione Regionale e Provinciale dell’Agenzia delle Entrate per trovare ogni utile soluzione a consentire che l’ufficio delle Entrate di Mirandola potesse continuare a erogare i propri servizi ai cittadini dell’intero comprensorio della zona Nord.
Il lavoro di sensibilizzazione esercitato dal sindacato che si è rivolto ai massimi vertici della Direzione Regionale ha trovato riscontro considerata la validità delle motivazioni addotte affinché i cittadini mirandolesi, che da oltre un anno convivono con i disagi provocati dal sisma del 2012, possano continuare a ricevere i servizi sul loro territorio senza spostarsi a Carpi o Modena.
“Infatti la scelta che sarà adottata consiste nell’istituzione di un ufficio che per il momento vedrà impegnati tre funzionari. – spiega Vincenzo Santoro della Fp/Cgil – Gli addetti presteranno servizi di assistenza ai contribuenti in locali che saranno resi disponibili dal Comune in attesa della definitiva collocazione presso la vecchia sede, ove stanno iniziando i lavori di ristrutturazione visto che al momento è inagibile”.
“La volontà di non abbandonare un territorio devastato dal terremoto dell’anno scorso – continua il sindacalista – è la dimostrazione della capacità di ascolto agli appelli del sindacato da parte della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate e della volontà del Comune di farsi carico dei problemi dei propri cittadini”.