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Parco Palme Nonantola, l’Assessore Pate: “Vigilanza intensa e dati rassicuranti”

Fabio-PateL’Assessore alla Polizia Municipale Fabio Pate respinge con fermezza le accuse rivolte all’amministrazione e in particolare alla polizia municipale sulle problematiche relative al parco O.Palme di Nonantola. “Vorrei sottolineare in merito ai casi apparsi sulla stampa che gli atteggiamenti scorretti sono stati puniti. Il proprietario del cane che vagava liberamente è stato identificato e multato, le panchine danneggiate verranno sistemate e sostituite, i controlli nei parchi raddoppiati e monitorati con maggiore attenzione e frequenza; se poi qualcuno è in possesso di un video o ha visto chi ha fatto dei danneggiamenti ai beni pubblici è pregato di denunciare il tutto alle forze dell’ordine”- dichiara Pate ricordando che dietro qualsiasi risultato conseguito nella complessa attività di prevenzione e sicurezza pubblica esiste il sacrificio, di persone che, ben oltre i normali canoni dello specifico rapporto di lavoro ed in condizioni spesso difficili, profondono il massimo impegno per garantire a tutte le persone di vivere in luoghi sicuri. “I parchi pubblici di Nonantola sono aree in cui negli ultimi anni si sono affermate in modo particolare problematiche di conflittualità relative alla presenza abituale di gruppi di persone diverse per età, interessi, stile di vita, atteggiamento culturale e approccio alle relazioni sociali. Si tratta di ripristinare pratiche di convivenza civile in contrasto con la prevalente tendenza a drammatizzare i problemi di relazione e a favorire la chiusura in sé stessi delle persone e dei gruppi sociali. Il parco pubblico è un luogo particolarmente soggetto allo scontro inter-generazionale ed inter-culturale, nel quale si mettono a confronto comportamenti che spesso non trovano reali margini di rispetto reciproco. Complesso può essere infatti tentare di far coabitare a poca distanza, sullo stesso prato e sulle stesse panchine, madri con bambini molto piccoli, sportivi, anziani con problemi di autosufficienza, gruppi di persone accomunate dall’appartenenza a uno stesso ceppo etnico o da una stessa professione (come le badanti) e gruppi di ragazzi dediti al consumo di cibo, bevande e quant’altro. Per lavorare in un ottica di maggiore socializzazione è necessario che i parchi pubblici siano abitati non solo dai cittadini, ma anche da un operatore in grado di rilevare i bisogni, fare da intermediario tra i cittadini, proporre pratiche innovative: un “facilitatore delle relazioni”, chiamato a svolgere a cadenza regolare sopralluoghi nei parchi pubblici; ad instaurare una relazione con i frequentatori abituali, ascoltarne le segnalazioni; ad essere un tramite dove necessario per i soggetti competenti (servizi sociali, enti locali, autorità) in caso di problematiche complesse e situazioni di vulnerabilità di singoli, ed è per questo che, come amministrazione ci impegneremo con dei progetti mirati per migliorare le problematiche evidenziate.

 

 

 

















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