Due feriti, di cui uno ricoverato in ospedale in gravi condizioni, 5 persone arrestate con l’accusa di concorso in rissa aggravata, spranghe di ferro e bastoni sequestrati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia in quanto utilizzati nella zuffa! Questo a grandi linee il primo bilancio della maxi rissa che si e’ scatenata in Via Fratelli Rosselli a Coviolo di Reggio Emilia, sino all’arrivo dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia e della Stazione di Corso Cairoli che sono intervenuti in forza ponendo fine alla rissa con l’arresto dei cinque ed evitando di conseguenza ulteriori conseguenze. Protagonisti cinque calabresi, originari della provincia di Crotone e residenti a Reggio Emilia, che se le stavano dando di santa ragione utilizzando bastoni e spranghe di ferro, fino al deciso intervento dei Carabinieri che non con poca fatica hanno cercato di riportare la situazione alla calma evitando che ci scappasse il morto, tanto era la furia e la violenza della rissa. Il motivo di questi momenti di autentica guerriglia urbana? Sono ancora all’esatto vaglio dei Carabinieri, anche se, stando ai primi accertamenti potrebbero essere ricondotte a una situazione debitoria non risolta che ha visto nella tarda serata di ieri le parti passare dalla parole ai fatti dando vita alla violenta rissa.
Parrebbe proprio questa, l’origine della furibonda lite che poco dopo le 22,00 di ieri 14 settembre 2013 ha tenuto impegnati numerosi Carabinieri che hanno arrestato i cinque coinvolti. Un grave episodio secondo i Carabinieri che stanno proseguendo nelle indagini per comprendere nel dettaglio le esatte cause e per evitare che si verifichino ulteriori strascichi. In manette sono finiti da una parte due fratelli nati a Crotone di 21 e 27 anni e il loro padre originario di Cutro di 55 anni e dall’altra un 20enne ed il padre cutrese di 44 anni, tutti abitanti a Reggio Emilia, ristretti al termine delle formalità di rito a disposizione della D.ssa Maria Rita Patani sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta. Tutti hanno riportato evidenti contusioni, rifiutando le cure mediche ad eccezione dei due fratelli di 27 e 21 anni che riportavano rispettivamente il primo 7 giorni in quanto policontuso venendo dimesso l’altro 35 giorni s.c. venendo ricoverato per un serio trauma commotivo e per delle fratture ossee.
Secondo la prima ricostruzione operata dai Carabinieri, l’antefatto che ha scatenato la rissa, si e verificato poco dopo le 22,00 di ieri quando il 20enne che si trovava in un bar con un amico (rimasto estraneo alla rissa ndr) si è avvicinato alla vettura dove si trovavano i due fratelli crotonesi. Si sarebbero quindi appartati a parlare “animatamente” in un parcheggio vicino fino a scatenare la mega rissa con l’utilizzo di bastoni e spranghe a cui hanno partecipato anche i rispettivi padri giunti per dar man forte ai figli. All’arrivo i Carabinieri trovavano numerose persone, tra cui parenti dei coinvolti che cercavano di dividere le parti, riuscendo a fatica, grazie anche all’arrivo dei rinforzi, di riportare la situazione alla normalità per poi, ricostruiti i fatti e alla luce della flagranza di reato, arrestare i cinque calabresi coinvolti. I carabinieri durante l’intervento hanno anche recuperato e sequestrato varie armi improprie (bastoni di legno e spranghe di ferro) utilizzate durante la sanguinosa rissa.