Saranno rispettati i tempi previsti per assicurare al Tribunale di Modena gli spazi e le strutture adeguate alle nuove esigenze. Lo assicura il sindaco Giorgio Pighi alla vigilia della ripresa a pieno ritmo dell’attività degli uffici giudiziari di lunedì 16 settembre, con l’arrivo nel capoluogo anche dei procedimenti delle tre sedi già soppresse di Carpi, Sassuolo e Pavullo, mentre è in programma anche il trasferimento delle sei sezioni periferiche dei giudici di pace.
I tecnici comunali, infatti, in questi giorni hanno fatto il punto sui lavori in corso da giugno al terzo piano nel palazzo di Giustizia in corso Canalgrande, ed è confermato che “saranno terminati entro novembre, come era programmato” afferma il sindaco Pighi ricordando, inoltre, che per gli archivi e la conservazione dei fascicoli correnti, si stanno predisponendo anche altre soluzioni: nel giro di poche settimane saranno resi disponibili 500 metri nel deposito comunale di via Cavazza, mentre si stanno valutando soluzioni tecniche che permettano di utilizzare nel modo migliore tutti gli spazi disponibili.
“Tutto questo nonostante l’imbarazzante ritardo dello Stato a finanziare una riforma di questo tipo” spiega il sindaco Pighi che annuncia: “Incontreremo nei prossimi giorni i vertici del Tribunale, insieme all’assessore al Patrimonio Fabio Poggi, e valuteremo con loro le opportunità offerte dalle nuove tecnologie in fatto di arredi per archivio che consentirebbero di migliorare l’efficacia nella gestione dei fascicoli con minore utilizzo di spazio e, senza rinunciare alla sicurezza, riducendo le esigenze tecniche rispetto alle norme antincendio”.