“Con l’avvio di questo nuovo anno scolastico voglio rivolgere a tutto il personale della scuola, ai dirigenti, ai docenti e soprattutto agli studenti e alle loro famiglie un sincero augurio e qualche breve riflessione.
Da Assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro della Provincia di Bologna ho avuto modo di rapportarmi quotidianamente con la complessità dei problemi che affliggono il mondo della scuola, non intendo però soffermarmi sul ben noto triennio di tagli di personale e spending review, che ha provocato un visibile logoramento della qualità dell’offerta formativa e una riduzione del tempo scuola dei nostri figli. Desidero bensì leggere in positivo l’inversione di tendenza registrata quest’anno sul fronte organici e il cambio di passo del ministro Carrozza e del Governo come segnali di una riconsiderazione dell’opzione strategica per il nostro Paese dell’investimento in istruzione, formazione e ricerca anche, anzi ancor più, in tempo di crisi.
Al contempo, sapendo di poter contare sulla passione e competenza dei dirigenti, del corpo docente e di tutti i lavoratori della scuola ribadisco, anche in questo scorcio di mandato, il mio impegno personale e di tutta l’Amministrazione provinciale a garantire una scuola che includa, che orienti alle scelte, aperta all’innovazione, attenta al raccordo scuola-mondo del lavoro; una scuola in grado di assicurare a tutti gli studenti non solo la più ampia offerta formativa ma anche un percorso capace di offrire opportunità di crescita, di conoscenza e d’inserimento lavorativo.
Tante sono le sfide e i cambiamenti che in questi ultimi anni hanno fatto compagnia alla crescita dei nostri ragazzi come, giusto per citarne qualcuno, l’affermarsi dell’economia della conoscenza e del principio di “lifelong learning” che ci trasmette un modello di apprendimento che dura tutto l’arco della vita, con una scuola che non ha più il compito di insegnare tutto ma di fornire le basi necessarie per essere in grado di continuare ad apprendere.
Ma anche la crisi dell’organizzazione del sapere, quel sapere che a scuola si trasmette ancora rigidamente diviso per discipline contrapposto all’accessibile e ridondante trasversalità informativa delle moderne tecnologie digitali e alla multiculturalità delle nostre classi.
Da questi fattori risultano ancor più strategici e determinanti il ruolo e la formazione dell’insegnante nel processo di apprendimento perché le innovazioni educative non sono efficaci se non vengono “traghettate” da un docente competente, motivato, aggiornato.
Sono gli insegnanti a fare la qualità della scuola ed è sulla loro formazione e sul costante aggiornamento che bisogna investire.
Dal loro impegno e motivazione dipenderà il successo dei nostri giovani a cui la realtà contemporanea richiederà di modificare le proprie scelte più volte nel corso della loro vita professionale e lavorativa e per le quali sarà indispensabile avere solide conoscenze e strumenti necessari per affrontare l’incertezza e le “mutazioni di rotta”.
Agli studenti e alle studentesse della nostra provincia vorrei “raccontare” la scuola come luogo di creatività e innovazione dove l’imparare si coniuga alla libertà di espressione di ciascuno e alla valorizzazione delle differenze, principi basilari per l’esercizio della cittadinanza attiva, luogo dove per citare un maestro d’altri tempi come Bruno Ciari che in un’Italia da poco uscita dalla Seconda Guerra Mondiale e che si apprestava a vivere il suo “boom economico” scriveva: “L’educare alla libertà e alla democrazia significa dare un contributo alla eliminazione di tanti difetti storici del nostro popolo, quali il conformismo, l’arrangiarsi, lo scetticismo, la furberia, l’assenza di attitudini al servizio sociale, ecc., promuovendo per contro attitudini al giudizio autonomo, al senso della responsabilità sociale, alla cooperazione…”
Ecco quest’avventura democratica dell’apprendere rappresenta ancora oggi il miglior lasciapassare per indirizzare le vostre aspirazioni e i vostri talenti e per continuare a fare della scuola un luogo dove crescere, tutti insieme, protagonisti di un futuro comune.
A tutti voi i miei più calorosi auguri di un proficuo e sereno anno scolastico”.