A nulla sono valsi gli appelli fatti dal sindacato affinchè fosse usato il buon senso per la modifica della geografia giudiziaria che per Modena prevede la chiusura delle sedi distaccate dei tribunali di Sassuolo, Pavullo e Carpi e che a breve vedrà la chiusura dei Giudici di Pace di Pavullo, Vignola, Sassuolo, Carpi, Mirandola e Finale Emilia.
Infatti grazie ai tagli lineari previsti dalla spending review e alla determinata posizione assunta dal Ministro Cancellieri, da domani di fatto gli uffici giudiziari periferici modenesi saranno chiusi e quindi tutto il lavoro si riverserà sulla sede di Corso Canalgrande.
Ma di fatto quello che è avvenuto ultimamente è ancora più sconcertante.
Infatti i lavori di adattamento dei locali posti al terzo piano del Tribunale si sarebbero dovuti concludere in tempo utile per evitare disagi, invece il ritardo che registriamo va ben oltre qualsiasi pessimistica previsione. Gli scatoloni contenenti i fascicoli sono posizionati un po’ ovunque con buona pace del rispetto della riservatezza e degli standard di sicurezza, visto che sia i corridoi che numerosi uffici si sono trasformati in archivio.
Inoltre, come se non bastasse, alle già critiche condizioni di taluni uffici come ad esempio la Cancelleria penale, che è dotata di un organico insufficiente, per questo ufficio si aggiunge il carico di lavoro delle sedi distaccate, il cui organico non sarà riversato interamente sulla sezione più sofferente, ma distribuito nei vari uffici vista la cronica carenza di personale.
In pratica l’organizzazione del lavoro sarà oggetto di un estenuante esercizio acrobatico per l’utilizzo del personale presente.
Gli sforzi che tutti i lavoratori stanno facendo in questi giorni per ridurre il disagio si vanificano continuamente visto che per rispondere alle richieste del pubblico ci si deve imbattere in percorsi tortuosi delimitati da scatoloni e faldoni.
Certamente alle responsabilità del Governo e dell’Amministrazione Giudiziaria a livello centrale si aggiunge la scarsa capacità del Comune di Modena di programmazione ed esecuzione dei lavori, che si sarebbero dovuti concludere per tempo mentre invece siamo in gravissimo ritardo.
Una ennesima dimostrazione dell’assenza di capacità di individuazione dei veri problemi della pubblica amministrazione che certamente non va ricercata nei lavoratori i quali oggi stanno vivendo un’altra puntata di una triste storia dell’Amministrazione giudiziaria.
(Vincenzo Santoro, sindacato FP/Cgil Modena)