E’ stato approvato dal Consiglio provinciale, nella sua prima seduta dopo la pausa estiva, l’ordine del giorno presentato dal Pd, prima firmataria la capogruppo Grazia Baracchi, sul ruolo del termovalorizzatore nella politica di gestione dei rifiuti. Quanto realizzato fino ad ora fa di Modena una realtà in linea con i Paesi europei più avanzati. “Auspico, comunque, che si arrivi rapidamente alla definizione del nuovo Piano regionale, – commenta Grazia Baracchi – e della relativa programmazione attuativa da parte di ATERSIR. Senza questi strumenti indispensabili non si può raggiungere la piena integrazione dei processi di gestione dei rifiuti provinciali. Occorre, dunque, che la Regione recuperi il tempo perduto e acceleri sulla definizione del Piano, assieme alle Province”.
Il lavoro fatto fino a questo momento è stato positivo, ora occorre che si arrivi, in tempi brevi, al nuovo Piano regionale per la gestione dei rifiuti, solo così si potranno raggiungere obiettivi di ancora maggiore tutela dell’ambiente e di ulteriore efficienza del sistema. E’ quanto contenuto nell’ordine del giorno presentato in Consiglio provinciale dal gruppo Pd, prima firmataria la capogruppo Grazia Baracchi, incentrato sul ruolo del termovalorizzatore nella politica di gestione dei rifiuti. L’ordine del giorno è stato adottato con il voto a favore del Pd, l’astensione di Udc e Pdl, mentre gli esponenti di Lega Nord, Gruppo misto e Idv sono usciti dall’Aula. La programmazione provinciale, fino ad ora, dicono dal Pd, ha conseguito risultati positivi “riducendo drasticamente il ricorso allo smaltimento di rifiuti non trattati in discarica, come indicato dalle direttive comunitarie, incrementando significativamente la raccolta differenziata, salita al 56,6%, e ridimensionando sensibilmente, grazie a questi risultati, la quantità di rifiuti potenzialmente destinata all’incenerimento”. In questo momento, “la realtà modenese a livello dei Paesi europei che hanno raggiunto i traguardi più avanzati nelle politiche di gestione dei rifiuti”. Quanto alle polemiche e alle preoccupazioni sorte in seguito alla riclassificazione del termovalorizzatore, l’ordine del giorno precisa che questa “non produce alcun automatismo circa la provenienza dei rifiuti da immettere nel ciclo di termovalorizzazione e che gli Enti Locali interessati hanno convenuto con il gestore che l’ambito territoriale di provenienza dei rifiuti urbani da trattare nell’impianto sarà comunque regionale” e che “in ogni caso il conferimento all’impianto di termovalorizzazione avverrà prioritariamente per i rifiuti provenienti dal territorio provinciale”. “Auspico che – ha commentato la capogruppo Pd in Consiglio provinciale Grazia Baracchi – che si arrivi rapidamente alla definizione del nuovo Piano regionale, e della relativa programmazione attuativa da parte di ATERSIR. Senza questi strumenti indispensabili, non si può raggiungere la piena integrazione dei processi di gestione dei rifiuti provinciali. Occorre, dunque, – conclude Baracchi – che la Regione recuperi il tempo perduto e acceleri sulla definizione del Piano, assieme alle Province”.