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I Carabinieri ricostruiscono un grave episodio di pestaggio avvenuto in tangenziale a Reggio Emilia. La vittima non ricordava nulla.

carabinieri_1000Prima la lite nata per futili motivi (una parola detta male ndr), poi il pestaggio. I pugni sferrati al volto che frantumano il setto nasale con il sangue che sgorga finendo nelle vie respiratorie fino a far perdergli i sensi. Questa la drammatica sequenza vissuta da un 37enne di Albinea. Una violenza forsennata che lo ha fatto finire all’ospedale in prognosi riservata. A distanza di alcuni mesi le indagini dei Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Reggio, rese difficili anche dal fatto che la vittima aveva rimosso l’aggressione e non ricordava alcunché, hanno permesso di ricostruire esattamente i fatti e di identificare in un 55enne reggiano, ora denunciato per lesioni gravi, il responsabile del pestaggio. Tutto è successo verso le 2.30 del 10 maggio scorso nei pressi della tangenziale di Reggio Emilia all’altezza di via Martiri di Piazza Tien An Men. E’ un passante a notare il pestaggio che poi segnala a un equipaggio dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio impegnati lungo Via Bacone in uno dei consueti posti di controllo alla circolazione stradale. I militari si precipitano nel luogo segnalato: all’interno di un auto ferma c’è un uomo, poi identificato nel predetto 37enne di Albinea, che e’ incosciente con il volto coperto di sangue. Le sue condizioni appaiono gravi: l’uomo condotto in Ospedale sarà poi sottoposto ad un delicato intervento chirurgico venendo giudicato in prognosi riservata. Con il passare dei giorni il quadro clinico migliora ed i medici sono in grado di sciogliere la prognosi: 30 giorni per la frattura del setto nasale e altre contusioni facciali. Le indagini si rivelano subito difficili: la vittima ha rimosso l’accaduto e non ricorda chi l’ha aggredito. Tuttavia grazie anche all’analisi dei filmati delle telecamere del sistema di videosorveglianza si scopre che l’aggressore e’ un conoscente della vittima. I due hanno trascorso insieme la sera bevendo un bicchiere di troppo. Quindi lungo il tragitto l’incomprensione per una parola detta male che, complice anche l’alcol, ha innescato la violenta reazione dell’aggressore. L’uomo è ora stato denunciato dai carabinieri per il reato di lesioni gravi.

















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